COMUNICATO STAMPA – Vertenza per corretto inquadramento professionale
Dopo aver esperito tutti i tentativi previsti dalla Legge 12.6.90 così come modificata dalla legge 83/2000, la UIL Fpl unitamente ai lavoratori riunitisi in assemblea il giorno 4 Aprile 2018,
proclama uno sciopero di 24 ore da effettuarsi nella giornata del 26 Aprile 2018.
Il tentativo di raffreddamento presso la Prefettura di Venezia, si è concluso il percorso durato oltre due anni per trovare un accordo e una soluzione rispetto l’applicazione del CCNL nonché degli accordi regionali del Veneto, da parte della cooperativa KCS nei confronti degli Operatori Socio Sanitari che operano presso il Fate bene Fratelli.
Da oltre tre anni infatti la cooperativa KCS gestisce in appalto il terzo e quarto piano della casa di Riposo del Fate bene Fratelli con 49 ospiti.
Nel tempo si sono susseguiti vari tentativi presso gli enti istituzionali (direzione territoriale del Lavoro, Provincia, …ecc.) non ultima la verifica dell’Ispettorato del Lavoro che ha confermato l’inquadramento di detto personale al livello superiore.
Di tutto questo è stato puntualmente informata la Direzione del Fate bene Fratelli sulla quale non possiamo che esprimere un severo giudizio rispetto le scelte effettuate, legate più ad una convenienza economica che a garantire una qualità di servizio all’altezza delle enunciazioni pubbliche sempre fatte rispetto la “mission” del Fate bene Fratelli : assistenza e sollievo alle persone malate, (senza scopo di lucro).
Oggi al Fatebenefratelli lavorano, a parità di mansioni lavoratrici e lavoratori di serie “A” e Lavoratrici e Lavoratori di serie “B”, infatti al primo e al secondo piano lavorano sempre operatori socio sanitari, ma essendo dipendenti del Fate bene Fratelli percepiscono uno stipendio superiore a quello dei colleghi operatori socio sanitari dipendenti della coop KCS.
Nel tempo e per le verifiche fatte, il personale di KCS ha lavorato in condizioni problematiche spesso con personale insufficiente per garantire la qualità del servizio, a volte anche le prestazioni essenziali, gli ospiti infatti sono ricoverati su due piani con tutte le problematiche che comportano il dover fare un servizio su due livelli anziché uno, lo stesso materiale necessario è venuto meno!
Con questo comportamento la cooperativa, in maniera ottusa e poco lungimirante ha distrutto quel clima di possibile collaborazione con i propri soci, ha disperso un patrimonio di disponibilità nel risolvere i problemi che si pongono ogni giorno: una Casa di riposo non è una fabbrica di bulloni, ma un luogo dove un sorriso, la serenità, disponibilità fa la differenza!!!
Tutte le lavoratrici e i lavoratori dicono no a questi comportamenti
Saremo comunque sempre disponibili incontrare la direzione qualora arrivi a più miti consigli e non faremo mancare nulla di nulla agli ospiti in modo che non siano certo loro a soccombere a causa di questo comportamento inaccettabile della coop.
Venezia 29.3.2018
Il Coordinatore del 3° settore UIL FPL Venezia
Pietro Polo