Venezia, 29 novembre 2022 – Si è svolta questa mattina la manifestazione organizzata da Cgil, Cisl e Uil regionali per chiedere alla Regione attenzione al tema del Sociale, e alle tutele delle persone più deboli, che in questi anni di pandemia sono state messe ai margini della società. Il corteo è partito dal piazzale della stazione ferroviaria di Santa Lucia per arrivare a campo San Geremia, dove sono intervenuti i i segretari generali e alcuni delegati di varie categorie.
Le richieste alla Regione del Veneto sono finalizzate ad ottenere risorse aggiuntive per coprire e neutralizzare l’aumento delle rette per i servizi sociali e sociosanitari agli incentivi all’assunzione, stabilizzazione e valorizzazione del personale. Ma anche sostegni alle famiglie che si fanno carico della cura dei familiari disabili e/o non autosufficienti, e aiuti straordinari ai nuclei familiari in difficoltà, incrementando il fondo per gli affitti e sostenendo le spese di riscaldamento ed elettricità.
Per la nostra FPL motivo d’orgoglio è stato l’intervento di Morena Serra, delegata di Fondazione Venezia che ha spiegato l’attività che esercita e la condizione di difficoltà di moltissime persone e famiglie, e di come nel corso degli ultimi anni si sia sempre di più assottigliato il finanziamento del Comune del Venezia per gli anziani, disabili e per chi ne ha più bisogno. Ecco uno stralcio del suo intervento.
“Dopo l’esperienza della pandemia – ha detto Morena Serra – le famiglie nel veneziano chiedono con più forza un maggiore sostegno da parte del Comune, che deve investire più risorse per garantire questa forma di welfare, perché altrimenti il cittadino è costretto a rivolgersi al privato e questo comporterebbe problemi enormi, e un aumento ulteriore di difficoltà, visto che non tutti possono permettersi una badante o un posto in casa di riposo. C’è bisogno di maggiori investimenti per curare gli anziani, perché i nostri anziani hanno il diritto di poter invecchiare nella massima serenità così come SANCITO dalla nostra Costituzione, di essere curati e accuditi senza alcuna distinzione di ceto, religione o sesso.”
“Oggi, io voglio con forza ribadirlo da questo palco, perché una società che non si prende cura dei più deboli e dei più anziani, dei nostri anziani, non può essere considerata una società civile.“