ECCO LA DICHIARAZIONE DEL SEGRETARIO GENERALE LIBRANDI IN MERITO ALLA RIMOZIONE DELLO STRISCIONE “CENSURATO” DAL QUESTORE DI ROMA E RIMOSSO DALLA DIGOS
PS: lo striscione incriminato è già stato appeso fuori della sede UIL FPL Nazionale di Roma dove rimarrà per un mese, ed è a disposizione dei selfie per tutti gli iscritti.
“Una ricostruzione irreale” così la definisce Michelangelo Librandi, Segretario Generale della UIL-FPL “la versione fornita dal Questore non corrisponde ai fatti accaduti. Nessuno, tantomeno un Sindacato come il nostro, sta accusando gli agenti che hanno rimosso lo striscione, ma riteniamo grave e lesivo della libertà di pensiero e di critica al Governo sulle non-politiche portate avanti sul pubblico impiego”.
“Piuttosto che rispondere sullo striscione, con cui avremo modo, ci auguriamo, di discuterne con lo stesso Questore, ci aspettiamo risposte chiare per i lavoratori e le lavoratrici che erogano servizi pubblici: rinnovo dei contratti, investimenti in formazione, assunzioni straordinarie, sblocco del turn-over, proroga delle graduatorie dei concorsi, tagli agli sprechi e alle consulenze” – prosegue Librandi – ” e dopo la grande manifestazione di oggi ci aspettiamo una convocazione in tempi rapidi dal Ministro della Funzione Pubblica, Giulia Bongiorno e un cambio di passo del Governo.”
“Invitiamo i due Vice-Ministri, Salvini e Di Maio, nella nostra sede: oltre a farsi un selfie con lo striscione, che rimarrà appeso fuori per un mese, sarà l’occasione giusta di parlare di problemi reali del nostro Paese e dei nostri lavoratori”.