Il giorno 8 ottobre si è svolto un incontro con i Rappresentanti della Regione per approfondire i contenuti dei documenti presentati qualche settimana fa in merito a:
- relazioni sindacali
- obbligo di iscrizione agli ordini professionali
- verifica del rispetto dei piani di razionalizzazione delle Aziende ASL
- assegnazione degli incarichi di coordinamento
In merito al primo punto è stata rinviata ogni discussione, ma è stata ribadita la necessità di prevedere incontri più serrati per affrontare senza soluzione di continuità le varie problematiche.
Sul secondo punto, pur non essendo l’argomento prerogativa delle Regioni, che non sono state coinvolte nel processo di istituzione degli Ordini, è stato chiesto di capire quali siano le iniziative che potrebbero essere avviate e da chi, qualora un professionista sanitario non faccia l’iscrizione al proprio ordine professionale, così come previsto dalla legge 3/2018 (ex DL Lorenzin).
In merito al terzo argomento, ci è stata presentata una tabella con il resoconto dei reali risparmi fatti nelle diverse aziende, ora chiediamo il rispetto di quanto previsto dall’Accordo dell’11 luglio 2017, che ricordiamo non è stato firmato dalla CGIL, che prevede ingenti somme da trasferire al personale.
Sulla questione degli incarichi di coordinamento, è stato ribadito che non ci debbano essere interferenze vincolanti da parte della Regione in merito alle procedure per la revisione degli incarichi di coordinamento di funzione e l’avvio di quelli professionali, ma che debba essere rispettata l’autonomia delle Aziende. Non siamo contrari a linee guida regionali per omogenizzare i criteri, ma riteniamo che debbano indicare solo i principi generali e non le procedure operative.
Siamo invece abbastanza sorpresi dalla proposta di azzerare i coordinamenti e bandire nuovi concorsi per TUTTE le posizioni, riteniamo che si rischi un default organizzativo enorme nel rimettere tutti i coordinamenti a bando. riteniamo debba essere data una lettura diversa del nuovo CCNL e per questo motivo attendiamo anche indicazioni dalla Segreteria Nazionale.
E’ stata fatta rilevare l’esistenza di situazioni dove il Coordinatore non è in possesso i requisiti previsti dalla legge 43/2006, soprattutto nell’area del Padovano e del Veronese, con grande sorpresa del Dr. Costa che si è impegnato a fare una analisi della situazione nello specifico che ci consenta di trovare soluzione adeguate ad eventuali criticità.
Il prossimo incontro è previsto per il prossimo 25 ottobre.