UIL FPL VENEZIA

NEWS GENERALI

FINALMENTE CHIAREZZA!

👉 Con sentenza n. 1505 del 25 gennaio 2021 – clicca qui per scaricarla – la Corte di Cassazione ha enunciato il principio di diritto secondo il quale Il lavoro svolto nei giorni festivi infrasettimanali dal personale sanitario turnista da diritto alla retribuzione del lavoro straordinario, o in alternativa al riposo compensativo, oltreché all’indennità di turno e all’indennità per servizio prestato nel giorno festivo.
🔎 In questo modo viene ripristinata la corretta lettura delle norme contrattuali che era stata messa in discussione a seguito di alcuni pareri ARAN, nei quali si sosteneva che “…. il personale c.d. “turnista” che si trova a dover lavorare il festivo infrasettimanale, ………ha diritto esclusivamente alla specifica indennità prevista dall’art. 86, comma 13, del CCNL comparto sanità 2016-2018 per il personale del comparto che presti servizio in turno in giorno festivo.”
💪 Esprimiamo grande soddisfazione per il pronunciamento della Corte che mette fine ad interpretazioni unilaterali palesemente infondate alle quali diverse Aziende hanno dato applicazione negli ultimi anni, ai danni dei lavoratori turnisti.
✌️Ci stiamo già attivando per richiedere alle Aziende dove questo si è verificato sia il ripristino del diritto dei lavoratori al corretto trattamento di questo istituto, sia il recupero di quanto non è stato riconosciuto negli anni precedenti.
Clicca qui per scaricare la nota della UIL FPL
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Si è svolto 26 gennaio un nuovo incontro di delegazione trattante in ULSS4, dove siamo stati messi a conoscenza della situazione pandemica, e poi concordato i criteri per la riattivazione delle indennità di malattie infettive e terapia intensiva per le UUOO e servizi aventi diritto.

Ci è stato poi presentato il POLA (Piano Organizzativo del Lavoro Agile) per gli anni 2021-2023 – clicca qui per scaricare l’allegato – ed infine c’è stato comunicato che finalmente partiranno i lavori per lo spogliatoio dell’Ospedale di San Donà.

Clicca qui per scaricare il consueto comunicato che vi invitiamo a divulgare nei posti di lavoro.

ASL4 – 210126 Comunicato UIL 2-2021 trattativa

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Importante decisione di Fondazione Venezia di non assorbire l’aumento contrattuale.

Con l’accordo sottoscritto in gennaio 2020, con il mese di dicembre avrebbero dovuto essere assorbiti 30 euro dell’aumento contrattuale.

Fondazione Venezia, su sollecitazione della UIL FPL, come è possibile evincere dalla nota allegata, non ha effettuato questo assorbimento, mantenendo quindi la quota di 40€ di superminimo e aumentando la paga base di 30€.

“E’ un risultato positivo ed importante – afferma Pietro Poloanche perchè tutte le altre realtà del territorio come Anni Azzurri, Italcliniche, Kos, Codess, ecc… hanno attivato ammortizzatori sociali o hanno fatto lavorare gli operatori in condizioni decisamente pesanti e senza nessun riconoscimento. Va dato atto a Fondazione Venezia – conclude Poloche attraverso questa scelta ha voluto premiare il proprio personale.”

Ci prepariamo ad affrontare il 2021 con un pò più di ottimismo anche rispetto gli obiettivi che ci siamo posti, ovvero l’aggiornamento della contrattazione ed omogeneizzazione di determinati istituti per tutto il personale di Fondazione Venezia.

Clicca qui per scaricare la nota inviata da Fondazione Venezia al personale e la lettera della UIL FPL.

210113 fondazione venezia non assorbimento aumento contrtattuale

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Sono riprese martedì 12 gennaio le trattative con l’ULSS 4 dove siamo stati aggiornati sulla situazione pandemica esistente che continua ad essere molto delicata e ingravescente. Prosegue la campagna vaccinale, dedicata con priorità a tutti i dipendenti, e che, a breve, verrà estesa su base volontaria, a tutta la cittadinanza del territorio.

Nel volantino allegato sono riassunte i principali argomenti trattati. Presente al videoincontro anche Carla Castelletto per la UIL FPL. Il prossimo incontro è previsto per martedì 26 gennaio.

Clicca qui per visitare la pagina del nostro sito.
Clicca qui per scaricare e divulgare il primo comunicato del 2021.

ASL4 – 210112 Comunicato UIL 1-2021 trattativa

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Ecco la risposta del Segretario Generale Mario Ragno alle gratuite accuse del Sindaco Brugnaro.


Ieri ho assistito alla conferenza stampa del Sindaco Brugnaro, che ha dimostrato di essere una persona piccola piccola e come tutte le persone piccole piccole, quando sono in difficoltà attaccano e spostano il tiro. Ha parlato degli Asili Nido e delle Scuole dell’Infanzia, invece di dare risposte in termini di sicurezza e possibilità di continuare ad erogare un servizio di qualità e formativo, si è scagliato, con piglio populista, contro gli operatori Ames, come se fossero nulla facenti, nominando poi le scuole private, che nulla hanno a che vedere con la vertenza comunale, affermando che i cittadini si sono resi conto di come sono le cose. È vero: tutti o quasi i genitori che portano i loro bimbi in queste strutture si sono resi conto di quanta abnegazione ha il personale, e spesso, proprio per non aver ascoltato i nostri appelli, si vede costretto a doppi turni, prolungamenti etc. . e le mancanze dell’Amministrazione Comunale.

Poi ciliegina sulla torta, l’attacco personale al sottoscritto, affermando che non ho mai lavorato, che sono sempre stato sulle spalle della collettività e che sono un manipolatore. Premesso che ogni giorno che passa sono sempre più convinto che non avrei dovuto solo scrivere ai miei colleghi comunali, ma a tutti i cittadini veneziani, augurandomi che prima o poi si rendano conto di dove ci sta portando la gestione della nostra Amministrazione, vorrei ricordare al Sindaco che:

  • per assioma, essendo lui figlio di sindacalista, allora anche lui ha vissuto parte della sua vita sulle spalle della collettività;
  • parlare male delle persone senza conoscere la loro storia , oltre a dire falsità galattiche, si può rischiare anche una querela. Comunque può stare tranquillo, non lo farò mai con nessuno, non è nel mio DNA, però se è un uomo, dovrebbe avere il coraggio di ritrattare e chiedere scusa pubblicamente, ma dubito che lo faccia.

Vi riassumo la mia vita lavorativa, per chi non mi conosce, e sarò necessariamente prolisso….
Sono in distacco sindacale dal 1° marzo 2001, con costo a carico della contrattazione nazionale, per cui il mio costo esce dai soldi di tutti i lavoratori del mio settore, come costo contrattuale e non dalle tasche della collettività, certo non da quelle del Sindaco. I miei ruoli all’interno del sindacato sono di Segretario Generale della Uil Fpl di Venezia, Coordinatore Regionale Veneto Uil Fpl e componente della Segreteria Uil Veneto.
Il mio ruolo mi porta ad avere sempre il cellulare acceso, anche in ferie, anche in viaggio di nozze, etc… cioè sempre. Alla sera lavoro al pc, dopo aver lavorato tutto il giorno, ma forse per lui fare il sindacalista non è un lavoro, fino alle 2 di notte ed a volte ancor di più, e questo è verificabile tranquillamente sul mio pc e confermato da chi riceve le mie comunicazioni. Anche il giorno di Natale ho scritto ad un suo Direttore. Mi pesa? Nemmeno un pò, l’ho scelto per passione il ruolo di sindacalista.

Ho iniziato a lavorare in bar dai miei genitori all’età di nemmeno 11 anni (altra epoca), questo per tre estati, poi a 14 anni ho fatto il libretto di lavoro e fino a 20 anni tutte le estati per 4 mesi (si andava a scuola ad ottobre) ho fatto il barista o il cameriere ai tavoli, da Scarso a Malamocco, al Capli in spiaggia, all’Artigliere e da Scarpa agli Alberoni. Dai 16 anni in su lavoravo anche il sabato e la domenica nel periodo scolastico. Tutto l’anno curavo (erba e pulizie) i 140 conigli che avevamo, andavo a pescare seppie e d’estate andavo a cozze e le vendevo ai ristoranti mentre d’inverno vendevo mobili per la domus nova ed enciclopedie per la Rizzoli Larousse (presi anche un premio per le vendite fatte).
E tutto per non pesare sulla mia famiglia e chi si ricorda di me da ragazzino lo può confermare. A vent’anni sono andato a lavorare per la Rimorchiatori Riuniti (ex- Panfido), dove per un anno ho pulito sentine, picchettato e pitturato rimorchiatori, fatto manutenzione a pistoni giganteschi. Al sabato in straordinario andavo a caricare i rimorchiatori, con funi di diametro enorme e cavi di acciaio, per disincagliare imbarcazioni o altro. L’iter era di prendere il materiale dai magazzini in Riva degli Schiavoni, caricarli sul topo, andare a fianco del rimorchiatore e lì scaricarli, poi al ritorno si facevano le operazioni inverse e vi assicuro che era veramente dura. Nel 1979 partii per il servizio militare (lagunare al Lido e alla domenica, visto che ero in permesso andavo a lavorare da Scarpa), nel frattempo vinsi il concorso pubblico per vigile urbano e dopo il militare, l’8 aprile 1980 iniziai a lavorare in Piazza San Marco fino appunto al 28 febbraio 2001.

Al tempo si faceva di tutto, dall’abusivismo edilizio, a quello commerciale su aree pubbliche, etc…etc. Proprio nel campo dell’edilizia, ebbi le più grandi soddisfazioni, sia il Pretore Pisani che il Pretore Abrami mi elogiarono in udienza per il lavoro svolto e la professionalità. Non presi aumenti salariali per questo e nemmeno avanzamenti di carriera, ma una soddisfazione enorme sul piano personale. Nei primi anni ’80 presi anche un encomio solenne dal Sindaco Rigo, quando ci fu l’assalto con le brande di ferro al Municipio durante un Consiglio Comunale, da parte del Comitato Casa, dove ci furono anche dei feriti. Che dire poi del Carnevale, dal primo del 1980 con gli elefanti in Campo S.Angelo, fino all’ultimo mio nel 2001, passando per quello del gemellaggio con Napoli ed altri, dove la città fu invasa dal mondo intero. Un anno scoppiarono due vetrine nelle Mercerie a causa della pressione umana e noi vigili in testa alle calli, anche per 18 ore di seguito e non sto esagerando, per aiutare la città, deviando i flussi umani. Al tempo non esistevano né progetti extra, né buoni pasto, sosta, etc.., ci offrivano qualcosa da mangiare, qualche ristoratore o le suore del Ciliota, con Don Mario Senigallia, ma lo facevamo tutti con passione, perché condividevamo l’obiettivo di proteggere la città.

Potrei raccontare un milione di aneddoti, quando inizio a parlare del mio passato non mi fermo più. Non voglio poi tediarvi di quello che faccio nel mio poco tempo libero, dico solo che ho i tendini delle spalle al limite dell’operazione. Nella mia vita non mi sono mai risparmiato. Ecco, questa è la storia lavorativa di quel sindacalista che non ha mai lavorato e che è sempre stato sulle spalle della collettività: se c’è una cosa che non ho mai fatto in vita mia, è guadagnare sul lavoro altrui.

Caro Sindaco, invece di fare il Trump di provincia, abbia il coraggio di affrontare questi temi e come le ho già proposto, la invito a confrontarsi con me, con un giornalista neutrale che faccia da moderatore, in streaming, così che possano vedere, sentire e valutare tutti i cittadini veneziani, chi dei due dice la verità.

Per ultimo un consiglio: su Mario Ragno può dire ciò che vuole, sindacalmente, politicamente, filosoficamente, non mi offendo, ma non si permetta di darmi del mantenuto sulle spalle della collettività, quando parla di me come Lavoratore, si faccia prima un bel gargarismo con un disinfettante e impari a rispettare i lavoratori tutti.

Nonostante questo, auguro buon anno anche a lei, Sindaco Brugnaro!

Il Segretario Generale
Uil Fpl di Venezia
Mario Ragno

Venezia 31 gennaio 2020


Clicca qui per vedere il video del sindaco Brugnaro
Clicca qui per leggere la news di Venezia Today
Clicca qui per vedere il servizio di Antenna Tre sulla questione

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Tra martedì 22 e mercoledì 23 si sono svolti gli ultimi incontri in ULSS 3, durante i quali siamo stati aggiornati sulla situazione pandemica esistente ma, soprattutto, abbiamo affrontato altri argomenti di natura contrattuale.

Per quanto riguarda l’emergenza coronavirus stiamo attraversando una fase davvero critica, i ricoverati sono decisamente molti di più della scorsa primavera, poco meno di 500 tra tutti gli Ospedali dell’ULSS 3 e strutture convenzionate (Fatebenefratelli, Policlinico, Villa Salus, etc…), 45 dei quali ospitati nelle Terapie Intensive, scarseggiano i posti letto “ordinari” ed è appena stata aperto il Padiglione Fassina presso l’Ospedale di Noale.

“Siamo molto preoccupati per la situazione di stress che sta vivendo il personale ormai allo stremo delle forze e non è disponibile a rientrare in servizio nemmeno se incentivato economicamente – afferma Francesco Menegazzi Segretario UIL FPL – e le assunzioni proseguono a rilento perché il personale disponibile non c’è o deve dare il preavviso. Potrebbe essere opportuno ipotizzare anche una rotazione tra tutto il personale da assegnare nei reparti Covid.” 

Allo stato attuale sono circa 17o gli operatori contagiati appartenenti a tutte le professioni, ai quali si aggiungono coloro in quarantena da contatto stretto, prosegue l’attività dello screening, purtroppo attraverso il solo test antigenico e non il molecolare, nonostante non dia completa sicurezza nella diagnosi.

“Abbiamo chiesto e ci faremo carico di chiederlo anche in Regione – prosegue Menegazzi – che lo screening venga effettuato anche per coloro risultati positivi in passato, come peraltro succede nella stragrande maggioranza delle ASL del Veneto, anche in relazione alla ipotizzata mutazione del virus.”  

E veniamo agli argomenti di natura contrattuale.

Ci è stato proposto un accordo sulla produttività che recepisce le nuove norme contrattuali, tuttavia abbiamo ritenuto opportuno differirne ogni discussione nel nuovo anno poichè non ci sembra il momento, e riteniamo debba essere condiviso con il personale. Definito invece l’accordo per il mantenimento delle quote per l’anno 2020.

Abbiamo invece raggiunto una prima intesa sull’assegnazione delle indennità Covid, attraverso un primo accordo, che prevede l’erogazione da subito al personale che lavora nei reparti e nell’ambito dell’emergenza, così come definito dall’accordo regionale, ma riservandoci di estenderlo ad altri contesti in fase successiva.

Irricevibile invece la proposta sull’utilizzo delle ore accumulate dal personale che riveste incarico di funzione. Anche questo argomento sarà discusso l’anno prossimo.

Presenti al (video)tavolo anche Giovanni Marco Scianna, Monica Catullo e Stefano Boscolo Agostini quali componenti UIL FPL in RSU.

Clicca qui per scaricare la news.

ASL3 – 201223 Comunicato UIL 8-2020 trattativa

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Si è svolto lo scorso 22 dicembre il consueto incontro mensile con l’Amministrazione dell’ULSS 4, dove siamo stati aggiornati sulla situazione pandemica nel territorio, che è ancora preoccupante e delicata.

A breve inizierà la campagna vaccinale, inizialmente prevista al personale sanitario che opera a Jesolo ma poi estesa, su base volontaria, a tutto il territorio.

Nel volantino allegato sono riassunte i principali argomenti trattati. Clicca qui per scaricarlo.

ASL4 – 201222 Comunicato UIL 25-2020 trattativa

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Venezia, 17 dicembre 2020 – Si è tenuto nel pomeriggio di oggi l’incontro con il Prefetto di Venezia richiesto da Fp Cgil e Uil Fpl sulla grave situazione presente nelle Ipab e nelle Residenze per Anziani della nostra provincia dovuta dalla pandemia. Il Prefetto Zappalorto ha introdotto rappresentando l’importanza che le Ipab e le Residenze per anziani rivestono nella tenuta di questa crisi sanitaria, sottolineando come l’attenzione agli anziani non possa mancare proprio in questa fase di emergenza.

Come Cgil e Uil abbiamo ribadito la nostra preoccupazione dovuta all’alto numero di anziani positivi e anche dall’alto numero di contagi tra gli operatori, che sta mettendo in discussione l’assistenza agli anziani.

Siamo purtroppo in una condizione in cui nella rete delle RSA (pubbliche e private), a causa della carenza di personale, non si riescono a garantire adeguate cure e i lavoratori sono logorati fisicamente e psicologicamente dalla situazione di forte stress
che vivono ormai da 10 mesi. C’è bisogno di assumere decisioni forti per la tenuta del nostro sistema e non possiamo lasciare sole le nostre strutture per anziani che sono una parte essenziale del nostro sistema sanitario.

I morti e il numero crescente di positivi tra gli operatori non si risolve diffidando le strutture, come abbiamo appreso dagli organi di informazione, ma assumendosi in pieno la drammaticità di quanto sta avvenendo e assumendo le scelte tenendo presente che il sistema va tutelato e difeso nella sua complessità. Personale delle Ipab e delle Residenze per Anziani che è bene ricordare non ha percepito alcun incentivo economico per aver affrontato l’emergenza a differenza, ad esempio, di quello della sanità pubblica e che dal 2004 aspetta contrattualmente il riconoscimento della sua professionalità, alla pari del personale sanitario.

Come Cgil e Uil riteniamo ci siano le condizioni di un intervento, sia nei confronti delle Ulss, del Ministero della Salute e della Regione Veneto, per procedere ad un reclutamento straordinario di personale utilizzando le graduatorie pubbliche in essere. Le Ulss dovrebbero assumere a proprio carico questo personale per distaccarlo poi nelle Residenze per anziani producendo sia l’effetto di rafforzare gli organici che di evitare il collasso economico delle strutture e l’eventuale conseguenza di un aumento delle rette alle famiglie.

A questo si aggiunge l’esigenza di rafforzare l’utilizzo dei dispositivi di protezione e un coordinamento costante per il loro reperimento. In particolare abbiamo anche sottolineato come vi sia sempre maggiore preoccupazione sull’utilizzo dei test rapidi e sulla loro affidabilità in queste strutture, soprattutto peravere una puntuale sorveglianza sanitaria sui lavoratori e di come sarebbe necessario utilizzare ciclicamente sempre il tampone molecolare, con intervalli brevi.

Il Prefetto ha ascoltato e condiviso molte delle nostre preoccupazioni e si è impegnato a convocare la prossima settimana un tavolo tecnico che coinvolga le Residenze per Anziani, il Comune di Venezia, la Regione e altre soggetti utili a definire piani di intervento e proposte per reggere questa fase di grande emergenza.

Lo stesso Prefetto si è impegnato nel coinvolgere e coordinare gli altri Prefetti del Veneto.

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Roma, 16 dicembre 2020

Bene la volontà di riallocare le risorse risparmiate derivanti dallo smart working per i dipendenti pubblici, ma stiamo aspettando da mesi una chiara regolamentazione di questo strumento, che deve essere garantito fino alla fine dell’emergenza sanitaria. Così Michelangelo Librandi, Segretario Generale della UIL-FPL e Sandro Colombi, Segretario Generale della UILPA.

“L’ampliamento dello smart working tra i lavoratori della pubblica amministrazione è superficiale, senza regole né criteri di scelta: non ci sono ragionamenti sui servizi da erogare né sui diritti dei lavoratori, come quello alla disconnessione – continuano i Segretari – abbiamo già visto che, quando le cose non funzionano, come al solito, si punta il dito verso i dipendenti pubblici descrivendoli come fannulloni, mentre la realtà è ben diversa: in questi mesi hanno dimostrato di essere l’ossatura del Paese, mostrando la loro competenza, impegno e professionalità nelle corsie degli ospedali, nelle strade per garantire la sicurezza dei cittadini, nelle scuole, negli uffici dei servizi socio-assistenziali.”

“Chiediamo certezze al livello normativo, in primis la soppressione dei vincoli dell’art.23 del Decreto Legge 75/2017 e la conseguente piena applicazione della contrattazione integrativa, altrimenti le belle parole del Ministro rimangono lettera morta – proseguono i sindacalisti, che ribadiscono – servono risorse strutturali e non giochi a somma zero: le cifre snocciolate dal Ministro da questa “una tantum” non sono minimamente sufficienti ad aprire un confronto serio per un piano straordinario di assunzioni, per il rinnovo contrattuale, né tantomeno per il sistema di classificazione del personale, così come per la riqualificazione e valorizzazione dei lavoratori. Inoltre, i dati assunzionali presentati sono gravemente insufficienti rispetto ai bisogni di rinnovamento generazionale della P.A. – concludono Librandi e Colombi – Sappiamo perfettamente che siamo di fronte a una pandemia senza precedenti, ma siamo stufi di continuare ad assistere ad un teatrino politico che non affronta una riforma seria e strutturale della Pubblica Amministrazione per garantire più diritti, più welfare ai lavoratori e più servizi ai cittadini”.

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Con grande soddisfazione in data 11 dicembre abbiamo sottoscritto un accordo con la Cooperativa Anthesys, società che opera nel settore dei servizi alla persona ed in attività di supporto socio assistenziale, anche con l’ausilio di soci svantaggiati, che ha sede a Spinea e che riconosce un premio per tutti i Soci!

Questo accordo è significativo perchè dimostra che non tutte le cooperative sono in situazione disagiata e il comportamento da un anno a questa parte sta ad indicare una posizione strumentale ed inaccettabile.

“Ricordo come le centrali cooperative e molte cooperative stesse contrabbandano il rinnovo del contratto nazionale come un peso economico insostenibile – afferma Piero Polotant’è che chiedono poi di dilazionare le trance degli aumenti già scaglionate nel contratto stesso. Non posso non dimenticare la posizione della lega delle cooperative che in questi due ultimi anno ha bloccato la contrattazione aziendale anche intervenendo personalmente, come la Socio Culturale, o le modalità proposte a coloro che sono obbligati a diventare soci per essere assunti, come avviene per la Cooperativa Codess che chiede 1000€ a fondo perduto e 3000€ di quote sociali.”

Non possiamo non rilevare come in questo 2020 sia stata strumentale di richiesta del’ FIS anche in casi non necessari, come avvenuto per la Coopselios, per la quale abbiamo fatto segnalazione anche all’Inps.

“Spero e auspico – prosegue Poloche in questo momento si possa aprire una riflessione e una verifica su cosa sta succedendo nel mondo del Terzo Settore perché se è ben giusto che tutti diano il loro apporto nell’emergenza, sarebbe altrettanto giusto che tutti fossero “figli dello stesso padre” anche nell’essere riconosciuti economicamente.”

Clicca qui per scaricare l’accordo

accordo premiale coop Anthesys 11.12.2020

 

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