UIL FPL VENEZIA

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FINALMENTE SIGLATA LA PREINTESA PER IL RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE SANITA’ PRIVATA

Risultato atteso da 14 anni, interessati circa 100 mila lavoratori per un aumento medio mensile di 154 euro. Raggiunto obiettivo: parità di diritti e di salario tra settore pubblico e settore privato

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Roma, 10 giugno – Siglata la preintesa per il rinnovo del contratto della Sanità Privata Aris Aiop 2016-2018. Al termine di una lunghissima e complicata trattativa, Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl con Aiop (Associazione italiana ospedalità privata) e Aris (Associazione religiosa istituti socio-sanitari) hanno sottoscritto la preintesa per il rinnovo di un contratto, quello della Sanità Privata, atteso da 14 anni e che interessa circa 100 mila lavoratrici e lavoratori, raggiungendo un incremento medio mensile pari a 154 euro.

“Dopo una lunga e travagliata trattativa – affermano Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl – abbiamo raggiunto un accordo che recepisce l’obiettivo al quale da sempre abbiamo mirato, ovvero che ad uno stesso lavoro, che sia nel settore pubblico o nel settore privato, debbano corrispondere stesso salario e stessi diritti. Possiamo dire con questo accordo di aver dato seguito a questo principio, riconoscendo così alle lavoratrici e ai lavoratori della Sanità Privata una dignità da tanto, troppo tempo, negata. Il contratto riguarda – ricordano i sindacatilavoratrici e lavoratori impegnati nella Sanità Privata che attendevano il rinnovo del contratto scaduto nel 2006 e che, peraltro, sono stati in prima linea nell’emergenza Covid19, pagandone spesso un prezzo altissimo”.

Nel dettaglio la preintesa, che sul fronte salariale stabilisce

  • – un incremento pari al 4,21%, per un valore medio mensile di 154 euro (categoria D)
  • – un’una tantum di 1.000 euro per tutti i lavoratori erogata in due tranche, amplia la sfera dei diritti
  • – l’allargamento e la piena esigibilità dei permessi retribuiti, fra i quali il diritto a 12 ore annue per viste mediche ed esami diagnostici;
  • malattia, separando il comporto di quest’ultima da quello dell’infortunio, escludendo dal comporto i giorni per le terapie salvavita e i giorni successivi di assenza dal lavoro dovuti agli effetti collaterali;
  • ferie, garantendo almeno 15 giorni di calendario consecutivi dal 15 giugno al 15 settembre;
  • formazione, con la costituzione di un fondo a carico delle aziende per la formazione e l’aggiornamento professionale, garantendo l’acquisizione dei crediti Ecm;
  • orario di lavoro, garantiti 14 minuti di tempi di vestizione compresi nell’orario;
  • riposo giornaliero, con la previsione di 11 ore di riposo consecutive senza deroghe, la prestazione massima dell’orario giornaliero non può superare le 12 ore, introdotto un articolo sull’orario di lavoro flessibile;
  • – introduzione delle ferie solidali per i lavoratori in situazioni di difficoltà personale;
  • relazioni sindacali, potenziando la contrattazione aziendale, l’informazione e l’introduzione del confronto con le organizzazioni sindacali;
  • – stop aggressioni, inserendo per la prima volta in un contratto nazionale un articolo specifico che affronta il contrasto alle aggressione al personale;
  • occupazione, con una clausola di stabilizzazione per i lavoratori a tempo determinato per contrastare il lavoro precario;
  • rappresentanza, con più ruolo alle delegate e ai delegati, sia Rls che Rsu.

“Ora parte la consultazione delle lavoratrici e lavoratori sulla preintesa che restituisce a migliaia di lavoratori il diritto al Contratto – concludono Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl – nel rispetto di un principio guida: stesso lavoro, stessi diritti, stesso contratto. Per quanto riguarda il rinnovo del contratto Rsa, atteso invece da 8 anni, nel corso della trattativa è stato deciso dalle parti di dare il via al confronto per il rinnovo il prossimo 13 luglio. Grazie alle lotte dei lavoratori, compresa la mobilitazione di queste settimane in preparazione dello sciopero, che visto l’esito verrà revocato, si è potuti arrivare a questo storico risultato: firmare il contratto della Sanità Privata e riaprire la trattativa del contratto delle RSA”.

Le prime assemblee di cosultazione con i Lavoratori nel nostro territorio si terranno

  • venerdì 12 GIUGNO ore 12.00-13.30 presso Policlinico San Marco Mestre
  • venerdì 12 GIUGNO ore 14.00-15.30 presso Villa Salus Mestre
  • lunedì 15 GIUGNO ore 12.30-14.00 presso Casa di Cura Rizzola San Donà

Volantino_Unitario

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Rieccoci con un breve resoconto della trattativa di lunedì 8 giugno per l’applicazione della DGRV n°646 del 22.05.2020 che recepisce l’Accordo Regionale di recente sottoscritto.

Nell’incontro di oggi ci sono stati illustrati i servizi e reparti per i quali l’Azienda ritiene di assegnare l’indennità di terapia sub-intensiva e di malattie infettive, secondo criteri coerenti con il Contratto Nazionale e l’Accordo Regionale stesso firmato il 22 maggio scorso, criteri che potete trovare qui.

“L’Azienda ha proposto una griglia coerente e tutto sommato condivisibile – dice Francesco Menegazzi e nei prossimi giorni verrà siglato l’accordo per consentire il pagamento con il mese di giugno delle indennità oltre degli straordinari. Resta il problema del personale appartenente al profilo tecnico come gli autisti di ambulanza e i necrofori, che comunque rientreranno tutti con il progetto A fino a 1200€”.

Rimane ancora in stand-by la proposta sui progetti, per la quale ancora non c’è stata presentata alcuna mappatura definitiva, che sicuramente è molto delicata e complessa, e che dobbiamo approfondire per capire chi si intende far rientrare e chi no. Abbiamo comunque ribadito la nostra contrarietà, peraltro supportati da altre Organizzazioni Sindacali, di prevedere progettualità legate ad orario aggiuntivo, perché snaturerebbero la finalità con la quale viene assegnato il premio che va a premiare il disagio di chi è stato costretto a un maggior carico di lavoro in condizioni eccezionali.

“Va premiato innanzitutto chi ha lavorato nelle condizioni di massimo rischio – conclude Menegazzi – e poi coinvolgere chi collaborato a supporto. Ricordiamo che abbiamo tempo fino ad ottobre“.

Vi teniamo aggiornati sugli sviluppi.

Per la UIL FPL. hanno partecipato all’incontro anche  Monica Catullo, Roberto Crivellaro e Marco Giovanni Scianna.

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Ripreso mercoledì 27 maggio il confronto con l’Azienda per decidere modalità e criteri di assegnazione delle risorse di cui all’Accordo Regionale dello scorso 20 maggio (DGRV 646 del 22.05.2020)

L’Azienda ha riassunto i punti salienti che prevedono la ripartizione di € 4.483.612 suddivisi in €1.494.537 nel fondo condizioni di lavoro e incarichi e €2.989.075 nel fondo premialità e fasce. Com’è noto le risorse serviranno per

  • la remunerazione dell’attività straordinaria prestata
  • la corresponsione delle indennità di malattie infettive o terapia sub-intensiva per il personale assegnato in specifiche UUOO (che verranno erogate a giugno)
  • la definizione di risorse per progetti specifici legati all’emergenza Coronavirus, suddivisi in 2 fasce per la corresponsione fino a 1200€ e fino a 600€ con una parametrazione basata sulla presenza in servizio e sul periodo di tempo nel quale è avvenuta la trasformazione dell’UO in specifico reparto Covid (che verranno erogati entro ottobre)

In questi giorni gli uffici stanno verificando nel dettaglio tutte le UUOO coinvolte e in quale misura, ci è stata illustrata una bozza, ma ancora non esaustiva.

“I tempi sono abbastanza stretti – afferma Francesco Menegazzi Segretario UIL FPL – immaginiamo non sia semplice definire i contesti coinvolti e in quale misura. La proposta è comunque interessante e articolata e crediamo sia una buona base sulla quale lavorare. Il nostro obiettivo – prosegue – è di coinvolgere il personale che ha contribuito alla gestione dell’emergenza riconoscendone l’impegno, non dimentichiamo che abbiamo tempo solo fino a ottobre per costruire un buon accordo”.

Il prossimo incontro è previsto per lunedì 8 giugno, nel frattempo stiamo organizzando degli sportelli presso gli Ospedali e altri ambiti del territorio per ascoltare le proposte del personale per una corretta ed equa applicazione dell’accordo.

Per la UIL FPL., hanno partecipato all’incontro anche Stefano Boscolo Agostini, Monica Catullo, Roberto Crivellaro, Luca Favaretto e Marco Giovanni Scianna.

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Finalmente, dopo insistenti solleciti sono ripresi martedì 19 maggio gli incontri NON IN VIDEO, con l’ULSS 4 Veneto Orientale, presso la  per affrontare questioni più propriamente sindacali.

Preliminarmente l’Azienda ci ha illustrato la situazione epidemiologica, che risulta confortante visto che da qualche giorno risultano solo sporadici casi positivi in questo territorio. L’attività ordinaria sta riprendendo gradualmente, ma in modo regolare quasi ovunque, a Jesolo è rimasto un solo reparto Covid aperto e dovrebbe venire chiusa domani il reparto di Terapia Intensiva. La convenzione per ospitare pazienti Covid negatitivizzati con la Casa di Cura Rizzola è terminata ed entro fine mese verrà chiusa anche quella con la Casa di riposo di Cinto Caomaggiore. Per gli altri dettagli vi rimandiamo al bollettino allegato.

“Come prevedibile è stato un incontro interlocutorio – esordisce Francesco Menegazzi Segretario UIL FPL Venezia – ma ci sono state date comunque alcune risposte alle problematiche che abbiamo posto fin dai mesi scorsi”.

A giorni infatti dovrebbe andare a regime l’aggiornamento dei cartellini, fermi all’estate scorsa, con il riconoscimento delle ore di formazione che consentirà di pagare i progetti obiettivo fin qui ultimati.

“Sulla problematica relativa all’erogazione dell’indennità art.86 comma 3, prevista nelle giornate di riposo compensativo ci è stato purtroppo riferito che esistono alcuni problemi tecnici con la Sigma, e ci vorrà ancora qualche tempo. Da un calcolo approssimativo – prosegue Menegazzil’arretrato spettante rispetto alla mancata corresponsione di tale indennità è stimabile in non meno di 500-600 procapite”.

La discussione poi si è spostata su come l’Azienda intende applicare l’accordo appena siglato in Regione per il riconoscimento del del disagio determinato dall’Emergenza Covid19, per il quale sono necessari ulteriori approfondimenti. Verrà comunque immediatamente erogata l’indennità di malattie infettive nelle giornate di presenza al personale che ha lavorato presso i reparti Covid di Jesolo.

Al tavolo insieme al Segretario Menegazzi, anche Oreste Montagner e Carla Castelletto per la UIL FPL.

ASL4 – 200519 Comunicato UIL 16-2020 trattativa

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Venezia, 18 maggio 2020
FIRMATO ACCORDO REGIONE/SINDACATO PREMIO AL
PERSONALE IMPEGNATO NELL’EMERGENZA COVID-19 SANITA’ VENETA

Nella giornata di oggi abbiamo raccolto i frutti di un lavoro sul quale ci siamo spesi molto con l’obiettivo di riconoscere un premio economico straordinario alle migliaia di lavoratori della sanità veneta che in questi mesi sono stati in prima linea nel contrasto all’emergenza covid-19.

“Siamo molto soddisfatti – affermano i Segretari Generali di FP CGIL, CISL FP, UIL FPL del Veneto Ivan Bernini, Marj Pallaro e D’Emanuele Scarparonon solo per i contenuti dell’accordo ma anche per il metodo con cui ci siamo arrivati. Un lavoro unitario, di squadra, che ci ha consentito di agire sia sul livello nazionale per emendare alcune parti del decreto legge originario rendendo possibile alle regioni l’utilizzo di risorse per premiare i lavoratori, sia a livello regionale nel rivendicare le risorse aggiuntive e nel proporre un accordo per la loro distribuzione. Abbiamo previsto – proseguono i sindacalisti – di remunerare l’impegno del personale direttamente coinvolto nei reparti e nei servizi Covid nel periodo dell’emergenza, ma anche di considerare coloro che pur non operando in strutture Covid-dedicate hanno fornito un supporto necessario e indispensabile a queste attività.

Nello specifico è previsto un premio di € 1.200 ai lavoratori direttamente coinvolti, erogabile già a giugno o luglio, al quale si aggiungono indennità economiche contrattualmente previste che consentono di remunerare l’impegno che i lavoratori hanno avuto in questa fase. In seguito le Aziende potranno identificare ulteriore personale coinvolto a supporto delle attività covid. Le somme a disposizione sono significative: 60.932.640 euro per i complessivi 56.501 lavoratori della sanità veneta.

“Nell’assegnazione del premio – concludono – non abbiamo voluto fare distinzione tra profili professionali proprio perché le risorse stanziate da Stato e Regione sono state messe per remunerare l’impegno profuso da parte di tutto il personale coinvolto nell’emergenza Covid 19. I lavoratori che in questi mesi hanno lavorato fianco a fianco, indipendentemente dal profilo professionale, hanno sviluppato forte legame e solidarietà tra loro. Sarebbe stato sbagliato rompere quella solidarietà attraverso un accordo che avesse diviso a posteriori anziché unire”.

200518 CGILCISLUIL accordo regione risorse Covid

 

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Sono finalmente riprese il 6 maggio, le trattative sindacali con l’Azienda, pur nella modalità di videoconferenza. L’emergenza Coronavirus ha spostato naturalmente le priorità, tuttavia ci è sembrato opportuno riprendere gli incontri per discutere e definire le numerose questioni lasciate in sospeso.

Un primo incontro importante fortemente sollecitato dalla UIL FPL – afferma Francesco Menegazzi – che ci fa rientrare in una sorta di normalità pur nella precarietà dell’emergenza che stiamo vivendo. E finalmente abbiamo avuto riscontro su argomenti lasciati in sospeso da mesi e per i quali c’era molta attesa tra il personale”.

“Non siamo completamente soddisfatti sulle risposte avute in merito ad alcune questioni come la mobilità – prosegue Menegazzipur essendo nella facoltà dell’ente, continuiamo a ritenere poco corretto che vengano assegnati nuovi assunti direttamente nella sede prescelta (Chioggia ndr) senza consentire di spostarsi dar modo a coloro che fanno il pendolare da anni. Ma, su altre questioni come le indennità e part-time, le cose si stanno finalmente muovendo”. 

Mercoledì 12 maggio è convocato l’incontro sulla Riorganizzazione dell’Ospedale di Mestre, mentre la prossima trattativa è prevista per mercoledì 27 maggio.

Presenti al videotavolo, oltre al Segretario Menegazzi, anche Roberto Crivellaro, Luca Favaretto per la UIL FPL e Stefano Boscolo Agostini, Monica CatulloMarco Scianna come componenti UIL in Esecutivo RSU.

Clicca qui per scaricare il comunicato.

trattativa


Per oggi, alleghiamo solamente la tabella con l’elaborazione dei dati relativi all’andamento dell’epidemia Covid 19.

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200428 CGILCISLUIL volantino RAR

E’ stato sottoscritto oggi, 28 aprile, un verbale d’intesa tra UIL FPL, CGIL FP e CISL FPS  che prevede la messa a disposizione da parte della Regione di tutte le risorse attualmente possibili o ipotizzabili, pari a circa 61 milioni di Euro, e che non rappresentano un punto d’arrivo ma di partenza. Infatti sarà nostro impegno mettere in atto ogni azione possibile per integrare questo importo e individuare ulteriori risorse da mettere a disposizione dei lavoratori impegnati nell’attività residenziale delle RSA.

“Non pensiamo – affermano Cgil Cisl Uil della Funzione Pubblica del Veneto – che sia terminata la fase dell’emergenza e proprio a partire da questa evidenza ci siamo posti almeno tre obiettivi che stanno nell’intesa sottoscritta” .
Nel dettaglio è stato concordato di:

  • rendere più stringente il confronto al livello regionale attraverso un cronoprogramma di incontri che stabilisca non solo le quantità economiche aggiuntive necessarie a riconoscere l’impegno profuso dai lavoratori della sanità del Veneto, ma che operi concretamente per impegnare la regione nell’incremento stabile del personale socio-sanitario.
  • strutturare la partecipazione sindacale a livello aziendale per garantire che nella fase di “convivenza con il covid-19” tutti gli interventi di graduale riapertura ed organizzazione dei servizi siano oggetto di confronto con le parti sociali.
  • rendere esigibili i 100 euro del premio presenza senza interpretazioni che penalizzino i lavoratori.

“L’emergenza Covid-19 – prosegue il comunicato di CGIL, CISL e UIL – ha reso evidente che non si possono “fare le pulci” alle risorse necessarie a far funzionare il sistema sanitario e socio-assistenziale e che serve un vigoroso piano di investimenti. Per quanto ci riguarda, concludono Cgil Cisl Uil, con oggi apriamo un percorso anche nella nostra regione che miri a potenziare e riorganizzare il sistema salute nel suo insieme. Se è vero che il nostro servizio sanitario ha retto complessivamente l’emergenza è altrettanto evidente che sono emersi limiti pesanti nell’insieme del sistema salute; a partire dalle strutture residenziali e del territorio”.

L’incontro di oggi è stato positivo e rappresenta quindi il punto di partenza.

Non “faremo sconti” a nessuno per raggiungere i risultati necessari a valorizzare il personale per l’oggi e per il futuro.

Nessuno. Né a coloro che hanno per anni privilegiato aspetti finanziari agli interventi necessari a rafforzare il sistema salute, né a coloro che anche oggi cercano di sfruttare l’onda lunga dell’emotività per accreditarsi i risultati ottenuti al tavolo di oggi dopo anni di imbarazzanti silenzi.

Venezia, 28 aprile 2020

 

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Convocare subito il tavolo per la valorizzazione del personale della sanità e del settore socio-sanitario.

Comunicato stampa FPCGIL, CISL FP e UIL FPL del Veneto

A due mesi dall’inizio dell’emergenza Covid-19 e dopo che i lavoratori della sanità e del socio sanitario sono stati definiti “eroi”, la Regione Veneto non ha ancora convocato le Organizzazioni Sindacali per riconoscere a questi eroi la giusta valorizzazione che altre regioni (Toscana, Emilia, Umbria, Friuli, Sicilia…) hanno già riconosciuto da settimane con accordi specifici.

I lavoratori del comparto della sanità della Regione Veneto, dagli ultimi dati disponibili della Ragioneria Generale dello Stato (2017) sono agli ultimi posti in classifica per retribuzione lorda annuale, e poiché il Contratto di riferimento è nazionale, a fare la differenza sono le risorse aggiuntive che le singole regioni integrano nei fondi della produttività delle loro aziende sanitarie.

La Regione Veneto con 28.941 euro lordi medi colloca il proprio personale al quart’ultimo posto, sotto la media italiana che è di 30.238 euro a dipendente. Davanti tutte le Regioni del Nord e perfino del Sud. I nostri “eroi”, infermieri ed OSS guadagnano rispettivamente 1.210 euro e 1000 euro in meno della media nazionale. E questo prima degli accordi di numerose regioni di questi giorni.

Una situazione inaccettabile per noi e i nostri lavoratori precisano Sonia Todesco della FP CGIL, Mary Pallaro della CISL FP e D’Emanuele Scarparo della UIL FPL del Veneto, tanto più che ci troviamo ancora nel pieno di un’emergenza sanitaria con non trascurabili problemi in termini di contagio dei lavoratori e di scarsità di misure di protezione.

Alle nostre richieste il Presidente Zaia e l’Assessore Lanzarin non hanno né risposto né convocato il tavolo regionale e questo silenzio riveste un significato importante per i nostri lavoratori. Un silenzio che dovrebbe essere riempito al più presto di fatti e sostanza.

Si eviti quindi che il dibattito sul riconoscimento economico ai lavoratori si esaurisca sui giornali senza alcuna concretezza. Si convochino subito le Organizzazioni Sindacali al tavolo regionale e si sottoscriva al più presto un accordo che riconosca, non solo la qualifica di eroi che si sono guadagnati sul campo i lavoratori, ma anche il differenziale con le altre regioni che comincia a diventare una evidenza veramente imbarazzante.

200416 UILFPL Veneto iniziative
200417 CGILCISLUIL volantino regione
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E’ stato sottoscritto dal Ministro per la Pubblica Amministrazione e le organizzazioni sindacali CGIL, CISL e UIL, rappresentative nelle pubbliche amministrazioni il Protocollo di accordo per la prevenzione e la sicurezza dei dipendenti pubblici in ordine all’emergenza sanitaria da “Covid-19”, ritenuto fondamentale per promuovere orientamenti comuni e condivisi per agevolare tutte le amministrazioni pubbliche nell’estesa adozione di modalità organizzative di lavoro agile e piani di sicurezza anti-contagio.

Tale protocollo, rappresenta un grande passo avanti nella azione che stiamo portando avanti per la tutela della sicurezza e della salute dei lavoratori e per la salvaguardia di tutti, anche dei cittadini, essendo inteso a promuovere e agevolare il ricorso a misure necessarie a contenere la diffusione del contagio, mettere in sicurezza gli ambienti di lavoro e di accesso al pubblico e contestualmente garantire la continuità dei servizi e i livelli retributivi dei pubblici dipendenti che li prestano.

Di seguito riportiamo il comunicato di CGIL CISL UIL

E’ stata appena raggiunta l’intesa tra la Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Funzione Pubblica e CGIL, CISL e UIL confederali e di categoria, con la sottoscrizione di un Protocollo di accordo per la prevenzione e la sicurezza dei dipendenti pubblici in ordine all’emergenza sanitaria da “Covid-19.

Per CGIL, CISL e UIL, mai come di questi tempi è assolutamente necessario presidiare la situazione del comparto pubblico nel duplice riferimento ai destinatari dei servizi e a coloro che operano nel sistema dell’offerta: le lavoratrici e i lavoratori che in queste giornate delicate continuano a garantire l’offerta al Paese. In analogia con quanto già avvenuto lo scorso 25 Marzo per l’omologo protocollo, anche il restante personale di tutte le pubbliche amministrazioni ha visto riconosciuto il proprio diritto alla massima informazione e tutela, nel primario interesse di coniugare la necessaria continuità dell’azione amministrativa del Paese con la assoluta ricerca della salubrità degli ambienti di lavoro e della salute dei cittadini/dipendenti e dei cittadini/utenti. Entrambi questi documenti integrano e completano il Protocollo siglato tra il Governo, CGIL, CISL, UIL e Confindustria per la salute dei dipendenti privati in data 14 Marzo.

“La firma del presente Protocollo, sottolineano CGIL, CISL e UIL confederali e di categoria, testimonia la giusta fondatezza delle sensibilità in materia di sicurezza dei lavoratori avanzate dal Sindacato confederale e riconosciute valide e condivisibili dal Governo. Mai come oggi siamo convinti che per accompagnare l’uscita dall’attuale delicata situazione sia importante che i servizi pubblici possano qualificare la propria missione come cardine sociale del Paese riaffermando la loro funzione fondamentale per la sostenibilità e la coesione sociale“.

In allegato il protocollo, nel quale mancano ancora le firme ufficiali in quanto l’incontro si è svolto in conference call. Clicca qui per scaricarlo.

200403 CGICILUIL protocollo prevenzione lavoratore pubblico

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Situazione grave anche presso le case di riposo del nostro territorio sulla tutela e gestione del personale.

“Bisogna attivare con estrema urgenza tutte quelle iniziative necessarie per la verifica e la sorveglianza delle condizioni di lavoro nei Centri Servizi, la sicurezza e igiene nei luoghi e ambiti lavorativi – afferma Giovanni Zennaro Segretario Provinciale UIL FPL Venezia e Responsabile per le Ipab – per questo motivo come UIL FPL Venezia, di concerto anche con le altre strutture della UIL FPL a livello regionale, una lettera ai Presidenti delle Case di Riposo del territorio Metropolitano sollecitandoli ad attivare modalità lo Smart Working, ma soprattutto fornire i Dispositivi di Protezione Individuali o Collettivi, a tutela di TUTTI gli operatori interessati.”

La situazione rischia di amplificarsi nelle prossime settimane.

“Ogni Lavoratore sta dimostrando un enorme senso di responsabilità – prosegue Zennaroalle Lavoratrici e ai Lavoratori delle Case di Riposo che lavorano in prima linea, a TUTTI i dipendenti, che NON possono fermarsi MAI, va la mia vicinanza e il mio ringraziamento per tutto quello che ogni giorno riusciamo a fare insieme. Come UIL FPL, sin dal primo giorno di questa emergenza Nazionale abbiamo informato tempestivamente le Lavoratrici e i Lavoratori su quello che sta succedendo, e continueremo a farlo, alla ricerca delle migliori soluzioni”.

In allegato la lettera inviata a tutti i Presidenti delle Case di Riposo del territorio Metropolitano. Clicca qui per scaricarla.

200313 UIL lettera Case di Riposo

 

 

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