UIL FPL VENEZIA

NEWS IN EVIDENZA

Il DL 14 Agosto 2020 n. 104 convertito in legge del 13 ottobre n. 126, in particolare l’art. 21-bis e 21-ter, ha inglobato l’art. 5 del DL 5 settembre 2020, n. 111, aggiungendo alcune disposizioni riguardanti il lavoro agile e il congedo straordinario per i genitori lavoratori durante il periodo di quarantena del figlio convivente minore di 14 anni per contatti da COVID-19.

In tal senso si conferma in modo inequivocabile che la prima forma di tutela consiste nella possibilità di effettuare il lavoro agile e che solo se incompatibile con l’attività lavorativa il dipendente, pubblico o privato, può richiedere i congedi Covid. La novità consiste nell’ampliamento di altri possibili luoghi di contatto previsti dall’art. 21-bis della nuova legge. Infatti, i genitori lavoratori dipendenti hanno la possibilità di svolgere la prestazione di lavoro in modalità agile per la quarantena dei figli minori di 14 anni di età durante il corrispondente periodo disposto dal Dipartimento di Prevenzione ASL territorialmente competente a seguito di contatto verificatosi all’interno del plesso scolastico, nonché nell’ambito dello svolgimento di attività sportive di base, attività motoria in strutture quali palestre, piscine centri sportivi, circoli sportivi, sia pubblici che privati o all’interno di strutture regolarmente frequentate per seguire lezioni musicali e linguistiche.

Nell’ipotesi in cui la prestazione lavorativa non possa essere svolta in modalità agile, e comunque in alternativa, è possibile fruire di uno specifico congedo COVID-19 con un riconoscimento economico pari al 50% della retribuzione. Il periodo nel quale è possibile fruire del lavoro agile o del congedo è valido fino al 31 dicembre 2020, lasciando invariato l’obbligo di convivenza con il figlio per il quale si rende necessario la richiesta del lavoro agile o del congedo COVID-19 specifico.

Il congedo può essere richiesto per un solo genitore – per tutto il periodo di quarantena o per una parte della stessa – mentre la fruizione del congedo può essere alternata tra entrambi genitori in modo da prestare la dovuta assistenza al figlio in quarantena, fermo restando l’impossibilità di fruirne negli stessi giorni da entrambi i genitori.

Si ricorda che il congedo in questione non può essere utilizzato se uno dei due genitori conviventi:
– usufruisca del congedo parentale “classico” maternità o paternità per lo stesso figlio minore;
– sia disoccupato o non svolga alcuna attività lavorativa;
– sia beneficiario di strumenti a sostegno di reddito, NASpi o cassa integrazione;
– presti attività lavorativa in modalità agile;
– abbia un lavoro part-time e intermittente incompatibile durante le giornate di pausa contrattuale.

La presentazione della domanda del congedo per i lavoratori dipendenti privati deve essere presentata esclusivamente in via telematica attraverso il sito INPS, tramite PIN rilasciato dall’Istituto oppure SPID, CIE, CNS. In alternativa si può presentare domanda gratuitamente tramite Patronato ITAL. I dipendenti pubblici devono presentare domanda tramite le amministrazioni di appartenenza.

Altra novità introdotta dalla legge del 13 ottobre, n.126, appena approvata, disciplina all’art. 21-ter la possibilità del lavoro agile per i genitori con figli possessori di disabilità grave, questione su cui abbiamo già avviato una netta presa di posizione contraria, non certo per le finalità della disposizione specifica, che condividiamo pienamente, ma solo ed esclusivamente perché è tagliato fuori il mondo del pubblico impiego visto l’esplicito riferimento ai soli dipendenti privati. Per questo reputiamo fondamentale fornire la doverosa informazione al personale dipendente privato interessato, nell’intesa che saremo soddisfatti solo ed esclusivamente quando questo divario sarà eliminato. Comunque, l’articolo 21-ter dispone per i genitori lavoratori dipendenti privati che hanno un figlio in condizioni di disabilità grave riconosciuta ai sensi della L. 5 febbraio 1992, n. 104 art. 3 comma 3, la possibilità di svolgere lavoro agile fino al 30 giugno 2021, a condizione che l’attività lavorativa non richieda necessariamente la presenza fisica e che nel nucleo familiare non vi sia altro genitore non lavoratore. L’attività potrà essere espletata anche in assenza degli accordi individuali.

Si conferma che per eventuali chiarimenti in merito, è sempre possibile contattare lo sportello ITAL della vostra provincia.

Scarica il volantino.

Focus Congedi

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Dopo lunghi mesi di trattative sono stati sottoscritti nella giornata di oggi, 13 ottobre, due importanti accordi per il risultato raggiunto e per le prospettive che creano.

Il primo accordo riguarda un nuovo modello orario e riconosce la possibilità di estendere l’orario di lavoro fino a 34 ore settimanali, su base volontaria e su disponibilità di monte ore (allo stato attuale occorrerebbero ben più di 34 ore da fare a testa) e riconosce i famosi 500€ a tutte le Lavoratrici e i Lavoratori superando così quell’odioso discrimine tra collega e collega che è stato anche fonte di ricatto per raggiungere altri scopi come la flessibilità. Inoltre, Fondazione si impegna, qualora ci siano utili, di redistribuirli a tutto il personale previo accordo sindacale.

Il secondo accordo definisce nuove regole riguardanti la compensazione oraria e ribadisce il concetto che il datore di lavoro deve garantire le ore per il quale un dipendente viene assunto e il dipendente deve garantire le ore pattuite nel contratto individuale. Questo accordo prevede infatti che, nei limiti del possibile, tutte le ore di lavoro vengano effettuate contando sulla disponibilità e il coinvolgimento di tutti. Viene messa una pietra tombale sul passato e si riparte da zero dal 1 novembre 2020, da dove funzionerà un contatore che terrà conto delle ore in più e in meno e ogni sei mesi si andrà al saldo delle ore in positivo. A tutti sarà comunque sempre garantito l’intero stipendio e non verrà trattenuto il negativo che rimarrà come memoria nel contatore. Ogni 2 mesi ci sarà un controllo da parte di una commissione mista composta da soggetti nominati dal Sindacato e dall’Amministrazione. La durata è di un anno.

“Il primo ringraziamento – esordisce Piero Polova alle nostre delegate aziendali Morena Serra, Lidia Deppieri e Patrizia Barbiero, le Vostre delegate, che con il loro impegno e la loro tenacia sono riuscite a tenere la barra a dritta e impedire di siglare accordi non condivisi dalla base. Non possiamo dimenticarci di quando, lo scorso gennaio, venivamo tacciati di essere troppo rigidi perché non volevamo accettare soluzioni al ribasso, quando altri avevano firmato pur negando di averlo fatto. Dieci mesi di lotta tenace – prosegue Poloa volte silenziosa, a volte di denuncia pubblica per ricordare il lavoro l’impegno di queste Lavoratrici e Lavoratori esposti, tra l’altro, a tutti i pericoli generati dal coronavirus”.

Non sono mancati in questi mesi toni accesi negli incontri tenutisi anche in videoconferenza che a volte sono sfociati in attacchi personali, e siamo stati accusati di essere i soli responsabili di non far percepire i soldi dovuti ai Lavoratori. Niente di più falso!

“Come UIL – prosegue Polo abbiamo dimostrato che la dignità, il rispetto, la serietà e la coerenza non valgono 500€, ma molto, molto di più, e bisogna costruire accordi che mettano al centro chi lavora, chi si è esposto e si espone a tutti i rischi come le Lavoratrici e i Lavoratori che operano per l’assistenza tutelare domiciliare di Fondazione Venezia. Questo è stato ribadito dall’assemblea tenutasi pochi mesi fa, numerosa nonostante i boicottaggi e divieti e rappresentativa di iscritti e non iscritti al sindacato, che ha approvato i due accordi che altrimenti non avremmo potuto siglare. E un ringraziamento particolare lo devo a Morena Serra, che con il suo entusiasmo e caparbietà, ma anche con la sua trasparenza e la sua passione ci ha trascinato e convinto che non dovevamo mollare.”

Un grazie infine a tutti i nostri iscritti che hanno avuto fiducia e che spero continueranno a darla e, se permettete, un grazie alla UIL che ha saputo dare voce a voi attraverso i vostri delegati.

Entra nella pagina dedicata all’Assistenza Domiciliare Tutelare di Fondazione Venezia nel nostro sito.

Clicca qui per scaricare l’accordo sulla compensazione oraria.

Fondazione Venezia – 201013 Accordo su compensazione oraria

Clicca qui per scaricare l’accordo sul nuovo modello orario e il riconoscimento dell’una tantum.

Fondazione Venezia – 201013 Accordo su riconoscimento una tantum

 

 

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Lo scorso 30 settembre abbiamo finalmente definito con la Direzione dell’ULSS le modalità di assegnazione delle risorse residue dell’Accordo Regionale del 28 aprile scorso, legato all’emergenza Covid-19.

Ricordiamo che con gli accordi precedenti di giugno e luglio che potete trovare qui sono stati definiti i criteri per l’assegnazione delle risorse al personale sanitario fino a una quota di
– 1200 € per coloro che hanno svolto assistenza diretta in modo più o meno continuo

– 720 € per coloro che hanno comunque collaborato attraverso l’attività di supporto

Come era prevedibile con l’applicazione dell’accordo in tempi così stretti ha determinato qualche errore, refuso e dimenticanza, e nel corso di questi mesi ci sono state diverse segnalazioni del personale, supportate anche da alcune nostre lettere, escluso dai premi o dalle indennità, che ci siamo fatti carico di rappresentare nelle trattative di queste settimane.

Già in passato avevamo dichiarato che il nostro obiettivo e impegno era quello di riuscire a dare comunque una quota a tutto il personale poiché riteniamo che tutti siano stati in qualche modo coinvolti nella gestione dell’emergenza che ancora viviamo e che non ha risparmiato nessuno, anche attraverso l’utilizzo di altri fondi regionali e aziendali che sappiamo essere disponibili.

Abbiamo pertanto chiuso l’intesa, che a breve divulgheremo con le consuete modalità che prevede somme economiche variabili ad un totale di 6394 dipendenti di tutte le categorie e profili. In oltre abbiamo ottenuto:

  • – l’integrazione di alcuni lavoratori nei progetti o la revisione di alcune situazioni con il riconoscimento di un premio di valore superiore
  • – un premio di 200 € a tutto il personale non coinvolto nei progetti già liquidati
  • – quote economiche al personale di supporto diretto per il periodo dell’emergenza Covid-19
  • – una quota economica per ulteriori progetti aziendali per attività aggiuntiva legata all’emergenza Covid-19

L’accordo è stato sottoscritto da tutte le sigle sindacali e dalla RSU e garantisce, con quote diverse, tutto il personale che ha dimostrato sul campo una formidabile disponibilità in qualsiasi situazione e in tutti i reparti/servizi e uffici durante il periodo di emergenza Covid-19.

Questo ulteriore accordo sarà applicato con la mensilità di ottobre.

In oltre abbiamo concordato di rincontrarci per definire l’utilizzo di eventuali residui che potranno essere erogati per riconoscere delle specifiche attività, definite dall’Azienda, prestate in orario aggiuntivo sempre legate all’emergenza Covid-19.

“Ci sembra una buona sintesi che riconosce l’attività prestata dal personale nella fase dell’emergenza Covid-19 – afferma Francesco Menegazzi Segretario Provinciale UIL FPL – assegnando quote diverse a seconda dell’impegno prestato, e sopratutto garantisce un riconoscimento economico in busta paga alla quasi totalità dei dipendenti che hanno dato il proprio contributo in questi mesi.”

Presenti al tavolo anche Stefano Boscolo e Roberto Crivellaro, rispettivamente componente Uil Fpl in esecutivo RSU e Responsabile aziendale Uil Fpl.

Abbiamo infine concordato con l’Azienda di riprendere gli incontri a cadenza settimanale per essere aggiornati sull’andamento dell’epidemia.

A breve pubblicheremo l’accordo completo.
Clicca qui per scaricare il volantino.

Premialita COVID

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Comunicato Stampa

“Le dichiarazioni del Ministro della Funzione Pubblica in Parlamento nella giornata del 22 settembre u.s. in relazione all’audizione sulla priorità legate al “Recovery Fund”, vanno incontro alle richieste che da alcuni anni la UIL FPL ha rappresentato ai Governi che si sono succeduti negli ultimi anni” dichiara Michelangelo Librandi, Segretario Generale della UIL-FPL.

“La consapevolezza che nella Pubblica Amministrazione non serva una nuova ed ennesima riforma organica, ma solo azioni mirate per rilanciare la grandi capacità di azione che tecnici, operatori, impiegati a vario titolo, hanno espletato in questi ultimi anni pur in presenza di blocchi assunzionali e mancati rinnovi del Contratto Collettivo (basi pensare al blocco quasi decennale dal 2010 dal 2018), è un punto di svolta che non possiamo non valutare positivamente” continua Librandi, che afferma “l’impegno concreto assunto verso il rafforzamento degli organici per tutte quelle figure tecnico- professionali in grado di rilanciare una Pubblica Amministrazione nei settori strategici della digitalizzazione e della tutela e valorizzazione del territorio, non deve comunque far dimenticare che il ricambio prospettato si concretizzi per tutte le figure professionali impegnate nelle politiche dei servizi erogati alla cittadinanza dai servizi socio-assistenziali, al rafforzamento degli organici delle polizie locali.”

“Parimenti-prosegue il Segretario- l’investimento nella formazione e nello sviluppo del lavoro agile seppur auspicati dal Ministro restano temi ancora fortemente deficitari nella pratica quotidiana di molte amministrazioni. Auspichiamo che presto possa iniziare un confronto serio su queste tematiche negli ambiti della contrattazione collettiva quadro e di settore.”

“Resta la grande incognita del rinnovo dei contratti collettivi per il triennio 2019-2021.Il Ministro ha parlato di valorizzazione dei lavoratori pubblici. Le risorse stanziate dal Governo continuano a essere insufficienti per il rinnovo di questo contratto. Il personale sanitario, le scuole di ogni ordine e grado e i servizi locali dei Comuni hanno assicurato la tenuta del sistema Paese in questi drammatici mesi e continuano a farlo. Ci attendiamo, dunque, che lo sforzo in atto, alla luce anche delle nuove e ulteriori sfide rappresentate dal Ministro in audizione, trovino, in occasione della presentazione della legge di bilancio 2021 i riconoscimenti economici e professionali che la UIL FPL ha rappresentato negli incontri svolti nei mesi scorsi con le Istituzioni.”

Clicca qui per scaricare il pdf.

Librandi UILFPL_Ora i soldi per rinnovo CCNL

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Roma, 25 settembre – “La notizia della ratifica definitiva da parte di Aris ed Aiop del contratto della Sanità Privata, con il via libera alla sottoscrizione, è una notizia che sicuramente risponde allo sciopero nazionale del 16 settembre scorso. Avevamo già raggiunto l’intesa nel mese di giugno, questi mesi ulteriori nei quali è stato negato ai lavoratori il diritto al contratto rappresentano sicuramente una pagina non bella delle relazioni sindacali” dichiarano i segretari generali della Fp Cgil, Serena Sorrentino, della Cisl Fp, Maurizio Petriccioli, e della Uil Fpl, Michelangelo Librandi.
“Registriamo che gli organismi deliberanti delle associazioni datoriali, anche grazie alle ulteriori dichiarazioni di impegno del ministro della salute Roberto Speranza e all’attivazione delle Regioni per accelerare l’iter di approvazione delle delibere sulle risorse, sono arrivati alla positiva conclusione di questa vertenza lunga, inedita, complessa, nella quale le lavoratrici e i lavoratori della sanità privata hanno dato una straordinaria prova di Dignità”.
“Le ragioni che hanno determinato lo stallo della ratifica risiedono nell’atteggiamento di una parte del sistema di imprese che guarda al profitto più che al valore del lavoro delle persone e dei servizi di cura”, dichiarano i segreterai generali, e proseguono: “Rinnoviamo quindi alle Istituzioni la richiesta di avviare a breve il confronto sulla revisione dei meccanismi di accreditamento”.
“Ora, fuori tempo massimo, aspettiamo la convocazione per la firma sul testo definitivo. Vigileremo sulla corretta applicazione di tutte le previsioni del nuovo CCNL, azienda per azienda. Troppi furbetti hanno remato contro sia alla firma di un contratto che arriva dopo 14 anni sia contro l’idea della parificazione di trattamento tra lavoratori della sanità pubblica e quelli che operano in strutture accreditate. Per il Sindacato è un giorno importante, ancor di più per le lavoratrici e lavoratori che sanno che Cgil, Cisl e Uil sono sempre stati al loro fianco e continueranno ad esserci”, concludono i segretari di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl.

Fonte UIL FPL Nazionale

CS_Aiop_Assemblea_Contratto_25 09 2020

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Si è svolto il 16 settembre lo sciopero nazionale per il rinnovo del contratto della Sanità Privata dopo il voltafaccia di Aris e Aiop del luglio scorso  che non hanno voluto sottoscrivere la preintesa raggiunta al tavolo nazionale.

In Veneto la manifestazione si è tenuta fuori l’ingresso dell’Ospedale Sacro Cuore a Negrar nei pressi di Verona ed è stata molto partecipata con la presenza di circa 80 lavoratori provenienti dalla Provincia di Venezia che ringraziamo per la partecipazione.

Una rappresentanza delle sigle sindacali è stata ricevuta dal Direttore dell’Ospedale, il Dr. Piccinini, il quale si farà portavoce a livello Nazionale delle nostre istanze, essendo parte del Direttivo dell’Aris Nazionale.

Ora attendiamo notizie da Roma, augurandoci di chiudere questa scandalosa vertenza che non ha precedenti nella storia. Quattordici anni senza contratto sono un’eternità.

Clicca qui per vedere il servizio del TG3 Veneto
Clicca qui per vedere il servizio di Tele Verona

Clicca qui per vedere le foto della manifestazione.
Clicca qui per vedere il video della manifestazione.

Per ulteriori informazioni sulla tua struttura di riferimento clicca sulla pagina dedicata del nostro sito all’indirizzo https://www.uilfplvenezia.it/sanita-privata/

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NOI NON MOLLIAMO!!!

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Si è svolto martedì 8 settembre un nuovo incontro con la Direzione dell’ULSS 4 per definire la modalità di distribuzione delle risorse di cui all’accordo Regionale del 28 aprile scorso, legato all’emergenza Covid.

Com’è noto, con il precedente accordo dello scorso 3 luglio, sono stati definiti i criteri per l’assegnazione delle risorse della fascia A fino a 1200 euro la cui liquidazione è avvenuta il mese di luglio, resta da assegnare il premio ai progetti di fascia B.

La proposta dell’azienda è abbastanza completa e prevede il riconoscimento della quota dei 600€ al personale coinvolto in attività progettuali di supporto durante la fase di emergenza da Covid 19 nel periodo 26 febbraio/31 maggio, nello specifico al personale individuato afferente:

– alle Direzioni Mediche, Professioni  Sanitarie, Servizio Protezione e Prevenzione, Medicina Preventiva e COT
– al Dipartimento di Prevenzione, Poliambulatori, Distretto, Farmacia
– alle Terapie Intensive di San Donà e Portogruaro
– al servizio di Radiologia e Laboratorio
– ai servizi/reparti che hanno prestato la propria attività in altri contesti lavorativi
– alla Squadra Trasporti di Jesolo
– al servizio di Autorimessa
– ai Servizi Tecnici e Amministrativi che hanno garantito attività di supporto (Controllo di Gestione, Risorse Umane, Provveditorato, Economato, Logistica, …)
– ai Coordinatori Sanitari coinvolti in modo significativo in attività di supporto organizzativo

Abbiamo concordato di riconoscere una maggiore della produttività di 200€ al restante personale coinvolto in attività di supporto in relazione al fatto che ha comunque collaborato alla gestione dell’emergenza a condizione che abbiano prestato almeno il 20% di presenza nel periodo di riferimento. Abbiamo comunque concordato di rincontrarci per definire l’utilizzo di eventuali residui.

“Ci sembra una buona sintesi che riconosce l’attività prestata dal personale in questa fase dell’emergenza – afferma Francesco Menegazzi Segretario Provinciale UIL FPL – assegnando quote diverse a seconda dell’impegno prestato. Resta da definire solo la modalità di rimborso delle spese sostenute di coloro che hanno lavorato in altra sede sottoforma di missione o altro istituto.”

ATTENZIONE

Il pagamento dei progetti Covid avverrà con la mensilità di ottobre. Con questo mese verrà invece liquidato il 50% delle ore effettuate in orario aggiuntivo, reso durante l’emergenza COVID – per coloro ai quali è stato avviato un progetto obiettivo – così come definito dall’accordo del 15 giugno scorso. Ricordiamo che l’altro 50% era stato liquidato come orario straordinario così come previsto dall’accordo regionale del 28 aprile u.s..

Presenti al tavolo anche Marzia Brollo ed Oreste Montagner, componenti UIL in esecutivo RSU.

A breve pubblicheremo l’accordo completo.
Clicca qui per scaricare il volantino.

ASL4 – 200908 Comunicato UIL 21-2020 premi covid

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Il 16 settembre sarà Sciopero Nazionale dei Lavoratori della Sanità Privata che incroceranno le braccia per l’intera giornata lavorativa in segno di protesta per “la mancata sottoscrizione definitiva, da parte delle controparti ovvero Aiop e Aris , della preintesa raggiunta il 10 giugno scorso sul rinnovo del contratto”. Lo rendono noto Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl, riferendo che “la mobilitazione delle lavoratrici e dei lavoratori della sanità privata continua e si intensifica”.

Dopo 3 anni di trattative e 14 anni di assenza di rinnovo contrattuale si era giunti alla sottoscrizione di un testo di contratto collettivo nazionale condiviso dalle delegazioni trattanti, datoriali e sindacali. Smentendo loro stesse, Aris e Aiop hanno successivamente sostenuto non esserci le condizioni sufficienti per sottoscrivere in via definitiva il contratto, venendo meno agli impegni sottoscritti e ponendo i lavoratori in una condizione di incertezza e privazione di riconoscimenti economici.

Per i sindacati si tratta di “un passo indietro, vile e vergognoso, nonostante ci fossero alla base del rinnovo garanzie istituzionale, confermate sia dal livello nazionale, il ministero della Salute, che dai livelli regionali, dalla Conferenza delle Regioni alle singole Regioni stesse. Non essendoci, quindi, fattori ostativi alla sottoscrizione e alla sostenibilità del rinnovo contrattuale, la sola ragione della mancata sottoscrizione definitiva del contratto – sostengono le sigle – è riconducibile alla non volontà da parte di Aris e Aiop di mantenere gli impegni sottoscritti con la preintesa”.

Un comportamento delle controparti, proseguono, “che appare ancora più vergognoso se si pensa che, ancora una volta, le professioniste e i professionisti della sanità privata hanno operato, unitamente ai colleghi della sanità pubblica, per far fronte alla grave emergenza sanitaria dovuta al Covid-19 con la stessa professionalità e impegno ma senza gli stessi diritti ad un riconoscimento economico uguale”. I sindacati concludono riferendo che lo sciopero del 16 settembre è stato “proclamato per l’intera giornata o turno di lavoro, con la garanzia di servizi minimi previsti“.

La riuscita dello sciopero sarà un segnale importante della consapevolezza delle lavoratrici e dei lavoratori della necessità di difendere il CCNL e del valore della preintesa che finalmente cancellava la disparità di trattamento tra i lavoratori della sanità pubblica e quelli della sanità privata.

Fonte UIL FPL Nazionale e Sky tg24

Clicca qui per scaricare la nota in pdf.

2020_08_28_indizione_sciopero_sanita_privata

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Si è svolto il 24 agosto il presidio presso la Prefettura di Venezia, come nelle altre prefetture del Veneto, a sostegno della vertenza per il rinnovo del contratto della Sanità Privata per l’indecente situazione che si è venuta a creare.

Vi invitiamo a stampare e divulgare il comunicato stampa allegato. Clicca qui per scaricare.

Vi ricordiamo che lunedì 31 agosto p.v., verranno organizzate assemblee generali presso tutti gli Ospedali privati della Provincia con modalità che comunicheremo quanto prima.

Clicca qui per vedere il il video delle dichiarazioni del Segretario Menegazzi dopo l’incontro con il Vice Prefetto.

200824 CGILCISLUIL comunicato stampa sanita privata
Incontro Lanza


Articolo del Gazzettino del 25 agosto

Articolo della Nuova del 25 agosto.

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Ecco il testo della lettera inviata al Governatore Zaia, al Sindaco Brugnaro e naturalmente a Fondazione.

200820 UIL Fondazione lettera a Zaia

Clicca qui per scaricarla.


Da sempre, ma in particolare negli ultimi mesi, come UIL FPL abbiamo cercato di evidenziare i problemi relativi alla gestione di tutti i servizi che fanno capo a Fondazione Venezia. Tuttavia, a nostro parere, non si sono riscontrate quell’attenzione e sensibilità che ci si aspettava nell’affrontare questi delicatissimi problemi e il tutto si è ridotto ad una forte attenzione sulla gestione del pareggio di bilancio, senza tener conto del trattamento che subiscono le Lavoratrici ed i Lavoratori.

Lavoratori e Lavoratrici che, non dimentichiamolo mai, rappresentano la centralità e lo “strumento” per raggiungere la “mission” su cui si basa Fondazione Venezia. Al contrario, si devono invece ringraziare soprattutto le Rappresentanti Sindacali che hanno saputo stimolare e imporre a questa Amministrazione il superamento della logica di bilancio e la messa in primo piano della tutela del personale e della salvaguardia dei servizi.

Da qui ne discende che non si può più parlare di un mero “pareggio di bilancio” come se Fondazione fosse una produttrice di bulloni e non un’Azienda che si interfaccia con una pluralità di individui. Il Personale di Fondazione porta assistenza ai cittadini di Venezia e del territorio, un’attività complessa e multidimensionale che non è certamente quantificabile con numeri e conteggi, come si ha la tendenza a fare e che andrebbe superata. Ciò che ha senso è chiarire in primis con il Comune e l’IPAV quale sia il ruolo esatto e gestionale di Fondazione: di conseguenza ad essa spettano risorse coerenti alle sue necessità e un Personale pagato correttamente e organizzato a dovere.

Certamente possiamo dire di non essere a questo a punto. il quadro che si evince, dopo le assemblee, una del personale del S. Giobbe e una del Personale dell’assistenza domiciliare è preoccupante e desolante.

R.S.A.  S. Giobbe

Il personale si chiede, chiede al sindacato, e chiede a Fondazione quale sia il futuro di questa RSA.
Non ci sono più infermieri, mancano OSS, lo stipendio è ridicolo se commisurato allo sforzo che viene richiesto ai dipendenti. Si applicano le norme prendendo il peggio dal pubblico e il più conveniente dal privato, e così facendo non solo si perde di vista la realtà ma si alimentano tensioni, malcontento e un aumento di dimissioni.

R.S.A. Turazza

La recente scoperta di un focolaio Covid-19 è preoccupante, e sconcerta la mancata e tempestiva informazione al personale. Congiuntamente ad altra O.S, abbiamo chiesto un incontro per essere informati sulla situazione e per conoscere quali provvedimenti si stiano prendendo per contrastare l’estensione del contagio. Visti i risultati, sorge il dubbio che al posto di un progetto di prevenzione tanto decantato, rivelatosi insufficiente, la situazione sia lasciata al caso.
Questo tuttavia è solo l’ultimo atto di un atteggiamento globale di “abbandono” (pantaloni, divisa da sostituire, casacca…) del Personale.

Assistenza Domiciliare

Una vertenza promossa e vinta da un sindacato autonomo che non è stata governata con “scienza e coscienza” e ad oggi ci sono Operatori di serie A e Operatori di serie B ovvero coloro che hanno beneficiato dell’accordo extra giudiziale (livello superiore e 500€ una tantum) e quelli che hanno beneficiato solo dell’inquadramento.
Anche in questo caso, non si parla di qualità di servizio ma solo di “pareggio di bilancio” (flessibilità) e si scarica per l’ennesima volta tutto il peso di questa logica sull’ultimo, ma più importante anello: gli operatori.

NOI NON CI STIAMO.

Siamo pronti al confronto solo se avverrà una seria e concreta riorganizzazione del lavoro. Aver chiesto la convocazione di una commissione tecnica con le delegazioni dei Lavoratori doveva avere proprio questo scopo e non quello di affrontare i problemi generali di Fondazione Venezia.

Forse si sono confusi un po’ i ruoli e questo preoccupa non poco perché chi ha preso questo cammino è la Dirigenza di Fondazione, non il Sindacato. Il sindacato aveva chiesto semplicemente di convocare una commissione tecnica per studiare la soluzione relativa al miglior utilizzo del personale, non discutere del Turazza o dei Giardini o del Bovolo.

Il nostro obiettivo resta quello di

  • conoscere le prospettive e i progetti di Fondazione Venezia in particolare delle RSA, S.Giobbe, Turazza, Giardini e altri servizi (Bovolo, Villa Lucia….)
  • adeguare le retribuzioni quantomeno a quelle dei colleghi dell’IPAV
  • avviare un confronto per riorganizzare l’assistenza domiciliare attraverso la commissione tecnica
  • erogare una una-tantum a tutto il personale dell’assistenza domiciliare che non l’ha avuto

Per questo motivo, abbiamo chiesto un incontro con i vertici della Regione, Governatore Zaia e Assessore alla Sanità Lanzarin unitamente al Sindaco Brugnaro e all’Assessore Venturini e ai vertici di Fondazione, in assenza del quale ci riserveremo di avviare le iniziative di mobilitazione che riterremo opportune.

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