Venezia, 25 ottobre 2022 – Si è tenuto questa mattina presso la Prefettura di Venezia in modalità videoconferenza il tentativo obbligatorio di conciliazione tra le parti sindacali e l’Amministrazione Comunale. Presenti per la UIL FPL il Segretario regionale Mario Ragno, il Collaboratore di Segreteria Michele Saya, il Coordinatore RSU Gianpiero Bulla le delegate Elisa Bonaventura e Marina Piasentini.
I nostri rappresentanti sindacali hanno rivolto importanti quesiti e richiesto informazioni e un confronto con l’Amministrazione rappresentata dalla Dr.ssa Fabris, delle Risorse Umane.
Come UIL FPL per prima cosa abbiamo ribadito con veemenza che la tanto pubblicizzata qualità dei servizi Anagrafe e Stato Civile tanto enfatizzata è esclusivamente dovuta alla generosità, senso di responsabilità e competenza dei Lavoratori appartenenti ai quegli uffici e non è dovuta alla volontà di questa Amministrazione, sempre più latitante verso le esigenze della cittadinanza e dei lavoratori.
“Abbiamo esposto chiaramente con dati alla mano la situazione di precarietà in cui versano questi nostro servizi – afferma Michele Saya – e abbiamo mostrato alla Prefettura e alla dott.ssa Fabris le cifre relative al numero di pratiche gestite in relazione al personale interessato ribadendo che i numeri forniti la volta scorsa erano irreali, utili solo a buttare fumo negli occhi. Ogni settore – prosegue Saya – è stato attenzionato nel nostro intervento, sia gli uffici centrali che quelli periferici attualmente stanziato, ribadendo che i numeri sia degli atti che del personale erano sfalsati dal momento che non si teneva conto nè della diversità della complessità dei procedimenti, nè della reale entità degli addetti”.
L’Amministrazione continua a dichiarare che con le 7 unità complessive – arrivate o ancora da assumere – si possa risolvere la criticità e continuare a gestire al meglio i servizi.
“E’ un’affermazione grottesca e demagogica – sostiene Mario Ragno – perchè questo numero è assolutamente insufficiente a ricoprire non solo la situazione pregressa, già insostenibile, ma la situazione attuale con i prossimi pensionamenti. Il fatto che continuiamo a ripetere sempre le stesse cose dal 2018 fa capire la malafede delle dichiarazioni della parte pubblica”.
Alla domanda su cessazioni, recenti e prossime, l’Amministrazione si rifiuta di dare risposte, e non spiega dove queste 7 unità verrebbero destinate. Allo stato attuale la realtà dei fatti è che due unità sono arrivate allo stato civile e due unità sono arrivate in anagrafe. Va sottolineato che un dipendente neoassunto necessita di una formazione basica di almeno 6 mesi/1 anno, ma con questi numeri com’è possibile approntare un affiancamento?
A titolo d’esempio abbiamo argomentato in merito ai tempi, ai numeri e complessità degli atti di cittadinanza e dichiarazioni/ cambi di residenza, dove le tempistiche sforano i termini di legge e dove le responsabilità penali e civili sono a carico del singolo lavoratore.
Abbiamo quindi chiesto al Prefetto di dare un segnale forte e farsi garante per risolvere questa situazione Grottesca che ci vede in lotta dal 2018.
Le parti sindacali che hanno dichiarato il risultato negativo dell’incontro e il proseguimento dello stato di agitazione.
La nostra battaglia continua.