UIL FPL VENEZIA

Francesco Menegazzi

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Mestre, 6 settembre 2023 – E’ un grido di allarme quello lanciato dalla UIL Veneto e dalla UIL FPL di Venezia sulla carenza dei professionisti infermieri, la cui professione ormai non è più appetibile.

I dati delle preiscrizioni ai Corsi di Laurea per l’anno Accademico 2023-2024 nelle due Facoltà di Medicina e Chirurgia di Verona e Padova sono assolutamente preoccupanti, ed è realmente a rischio la tenuta di tutto il sistema socio sanitario. Sono complessivamente 1984 i posti complessivi disponibili nelle 2 Facoltà di Medicina e Chirurgia di Padova – 1050 – e Verona – 604 ai quali si sommano i 150 posti di Trento e i 130 di Bolzano, ma i dati delle immatricolazioni come prima scelta sono davvero allarmanti.

“Lo scorso 4 settembre sono scaduti i termini per le preimmatricolazioni, iniziate a metà luglio scorso sono solo poco più di 800 le domande presentate all’Università di Padova come opzione di prima scelta pari a circa il 80%, come si vede dalla tabella – affermano Igor Bonatesta e Francesco Menegazzi rispettivamente Segretario Confederale UIL Veneto e Segretario Generale UIL FPL di Venezia – ma il fabbisogno risulta comunque sottodimensionato, poiché le esigenze di turn-over di infermieri per i prossimi anni ricomprende non solo la Sanità Pubblica, ma anche gli Ospedali Privati e le Case di Riposo, che sono al collasso”.

Peraltro questo è un dato in parte fuorviante, poiché non è garantito che tutti coloro che iniziano questo percorso di studi lo portino a termine vuoi perché si ritirano anzitempo, vuoi perché negli anni successivi, gli studenti provano ad iscriversi ad altri corsi universitari, medicina per prima, ma anche fisioterapia, tecnico di radiologia, etc… Ne consegue che, in media, gli infermieri laureati dopo 3 anni sono circa il 30% in meno di quelli iscritti.

“Il paradosso dell’incremento dei posti disponibili per il Corso di Laurea in Medicina – proseguono i sindacalisti della UILsta determinando un ulteriore impoverimento nella scelta di questa professione. Come annunciato di recente dal Ministro Bernini, solo quest’anno sono stati incrementati di circa 4000 i posti disponibili in tutta Italia i posti dall’anno accademico 2023-2024. La conseguenza è che gli studenti optano con più facilità per un percorso di studi che dura sicuramente di più, ma inevitabilmente più redditizio a lungo termine”.

Numero massimo di posti per corso di laurea nelle diverse sedi gestite dall’Università di Padova – si evidenzia come le preiscrizioni per la sede di Mestre/Mirano siano il 65% dei posti disponibili (130 su 200), mentre quello della sede di Portogruaro sia addirittura del 32% (32 su 100)


QUALCHE RIFLESSIONE – Perché siamo arrivati a questo punto?

  1. Una sbagliata programmazione formativa: da molti anni sollecitavamo una revisione del numero chiuso, o quantomeno di incrementare i posti disponibili ai corsi di laurea, iniziativa che avvenuta solo qualche anno fa, ma sempre in numero insufficiente rispetto alle esigenze. Da anni, l’Ordine degli Infermieri OPI e il Sindacato sollecitava una profonda revisione dell’impianto per agevolare le immatricolazioni e creare appetibilità al corso di laurea. Il numero chiuso negli anni scorsi, di fatto ha scoraggiato molti potenziali ragazzi lusingati da un percorso di studi che è ricco di soddisfazioni e prospettive, facendogli preferire altre carriere in ambito sanitario, ma non solo.
  2. L’infermiere è diventata ormai una professione poco attrattiva, sono sempre meno i giovani che vogliono intraprendere un percorso di studi che è impegnativo, ma che, forse non è noto, darà sicuramente sbocchi professionali immediati sia nell’ambito del lavoro pubblico che rispetto alla libera professione.
  3. La vocazione, ovvero la passione e propensione che spinge a intraprendere questo mestiere. Sono cresciute le responsabilità insieme alle competenze senza un’adeguata valorizzazione della professione sia in termini economici che di riconoscimento da parte della popolazione. Il ruolo dell’infermiere continua ad essere visto ancora come subordinato, tant’è che spesso viene chiamato paramedico, un vocabolo che ne sminuisce la professione e l’identità. Non parliamo delle continue aggressioni che il personale subisce, non solo che lavora nei pronti soccorso in prima linea, ma anche per coloro che operano nelle psichiatrie e sedi distrettuali.
  4. Il Covid ha stravolto le priorità: se prima del 2019 era il posto pubblico, per dirla alla Zalone, l’obiettivo del neo laureato in Scienze Infermieristiche, da quando nel mercato si sono imposte le cooperative a gestire pezzetti di Sanità Pubblica, il meccanismo si è rovesciato, e sono sempre più frequenti le dimissioni, anche di professionisti ultracinquantenni, che abbandonano il lavoro sicuro nel posto pubblico per dedicarsi alla libera professione.
  5. Gli stipendi: c’è poco da fare, un infermiere guadagna troppo poco rispetto ad un collega di altri paesi europei, la conseguenza è anche che molti professionisti provenienti dall’Est o anche dal Sud America preferiscono scegliere Inghilterra, Germania, Francia o anche la stessa Spagna, dove il lavoro viene remunerato di più. In Italia un infermiere guadagna 28.000€ annui lordi, a fronte dei quasi 40.000€ del collega francese o 54.000€ di quello tedesco.
  6. Sono ancora molte le limitazioni e i vincoli rispetto alla possibilità di esercitare la libera professione: la recente norma prevista dall’art.13 del DL 34 del marzo 2023 è ancora troppo rigida e comporta costi aggiuntivi quali la necessità di stipulare un’assicurazione per colpa grave o di iscriversi necessariamente all’ENPAPI – l’Ente di Previdenza degli infermieri libero professionisti, che di fatto scoraggia questa scelta.

QUALCHE NUMEROGli infermieri in Veneto sono circa 33.000, dei quali circa 23.000 operano in Sanità Pubblica, e poco meno di 10.000 distribuiti tra Ospedali Privati, le 351 Case di Riposo e altri contesti Territoriali. La stima è di una carenza di circa 1200-1300 infermieri, con criticità importanti soprattutto nel Veneto Orientale e nelle zone montane.

Nel territorio veneziano sono circa 6570 gli iscritti all’Ordine Professionale degli Infermieri (OPI), un dato che corrisponde grossomodo al personale che opera nel territorio provinciale. In ASL 3 sono circa 3380 gli infermieri in servizio (a fronte di un fabbisogno di 3520 – DDG dell’Ulss 3 Serenissima n°348-2022), e poco più di 1000 in ASL 4. Va sottolineato che nel Veneto Orientale è già scaduta la graduatoria per infermieri di recente deliberata da Azienda Zero. A questi vanno aggiunti coloro che lavorano nei 5 Ospedali Privati (Villa Salus, Policlinico San Marco, Fatebenefratelli, IRCSS San Camillo e Casa di Cura Rizzola) oltre alle circa 40 Ipab e Case di Riposo gestite da cooperative. Da una nostra analisi mancano non meno di 150-200 unità per continuare a garantire il rispetto dei minimi assistenziali.

L’età media di un infermiere è elevata, oltre i 50 anni, ma bisogna tenere presente anche delle numerose prescrizioni e di conseguenza le inevitabili limitazioni che questo lavoro negli anni comporta, per cui non sono rari i casi nei quali, specie nel pubblico, l’infermiere è stato assegnato ad altre attività compatibili con il suo stato di salute.Riteniamo che l’avvio delle Case di Comunità nel territorio sia un’iniziativa lodevole e di prospettiva, ma che allo stato attuale non possa venire garantita proprio dalla pesantissima carenza di professionisti sul mercato, a meno che il sistema pubblico non si indebiti ulteriormente attraverso il purtroppo noto meccanismo di convenzione con le cooperative con costi che rischiano di diventare spropositati e con la difficoltà di verificare la qualità dei servizi erogati agli enti appaltanti.


CONCLUSIONIUno scenario che non è mai stato così preoccupante, per l’immediato e in prospettiva. Il proliferarsi dei Centri di Medicina privati nel territorio, come quello che stanno costruendo in zona Terraglio poco lontano dall’Ospedale dell’Angelo, rischia di dare il colpo di grazia alla tenuta del sistema. C’è bisogno di investire di più sul personale. C’è la necessità di garantire stipendi adeguati attraverso contratti di lavoro realmente appetibili. C’è bisogno di continuare a investire sul sistema salute da parte dello Stato ma anche della nostra regione. Il rischio è, davvero, quello di dover abdicare al privato, dove solo chi può riesce a garantirsi le cure. Allora avremmo davvero fallito.

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Venezia, 6 settembre 2023 – Ci sono voluti 3 incontri e solo attraverso la mediazione della Regione Veneto la soluzione è stata trovata.

In relazione al cambio di appalto da Sodexo Spa a Montalto Srl, il personale passerà alle dipendenze della nuova società senza soluzione di continuità, mantenendo la RAL attualmente percepita da ogni Lavoratore attraverso un superminimo non riassorbibile.

Tale cambio d’appalto comporterà il passaggio per questo personale al CCNL Aris RSA e garantirà un orario settimanale di 36 ore per 3 unità e di 30 ore per le altre 3, invece delle 38 ore che svolgono attualmente.

“E’ il miglior risultato possibile – dicono Luigino Boscaro e Massimo Del Vecchio della UIL Tucs – che non farà perdere i diritti acquisiti con il precedente contratto. Spiace tuttavia sottolineare come, per ottenere questo obiettivo, siamo stati costretti a rivolgersi agli Uffici della Regione Veneto (nello specifico è dovuta intervenire la Gestione Crisi aziendali e Incentivi alla Rioccupazione  della Direzione Lavoro) con la mediazione della Dr.ssa Mandich”.

Montalto Srl si è comunque impegnata formalmente a ripristinare le 38 ore al personale qualora il servizio e le necessità organizzative lo richiedano.

“Auspicavamo si potesse applicare il CCNL Aris Aiop della Sanità Privata – aggiungono Stefano Boscolo e Francesco Menegazzi della UIL FPL – che presenta maggiori tutele e ritenevamo fosse più indicato, se non altro perchè è quello applicato all’intera struttura.

Il cambio di appalto è porevisto per lunedì 11 settembre, in calce l’accordo sottoscritto che è possibile scaricare cliccando qui.

23.09.06 – MENSA SAN CAMILLO accordo firmato

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Mestre, 10 agosto 2023 – Ci sono voluti quasi 2 anni di trattative, diverse stesure, innumerevoli revisioni, ma, anche duri scontri con la controparte che hanno dato luogo lo scorso anno scolastico 2021-2022 allerogazione del Premio di risultato PDR attraverso un atto unilaterale, le parti hanno finalmente raggiunto un accordo.

Lo scorso 27 luglio tra il Comune-Ames e le organizzazioni sindacali CGIL-CSIL-CSA e UIL-FPL si è sottoscritto il nuovo PDR che sarà in vigore per due anni scolastici 2022-2023 e 2023-2024. Il meccanismo concordato è totalmente diverso dalle edizioni precedenti, sono state inserite modalità e criteri più elastici per i lavoratori e molte più tutele. Inoltre gli obiettivi generali che rappresentano il perno dellimpianto sono facilmente raggiungibili e mirano soprattutto a valorizzare limpegno dei lavoratori attraverso il grado di soddisfazione degli utenti.

Questa novità permette ai lavoratori di ricevere la parte della quota economica pari al 35% dellimporto stanziato se raggiungono almeno la sufficienza da parte dellutenza – afferma Greta Fontana della Segreteria UIL FPLmentre la parte economica restante, pari al 65%, si basa sulle effettive presenze in servizio come già avveniva nel passato. Viene tuttavia allargato il range delle assenze tollerate ai fini dellerogazione del premio, passando dai vecchi 23 giorni massimi e annesse scale di decurtazione economica ad un massimo di 45 giorni senza più nessuna decurtazione per rientrare tra gli aventi diritti al premio. Infine, per garantire un certo livello di flessibilità e tolleranza alle situazioni impreviste dei lavoratori, sono state introdotte alcune tipologie di assenze in regime di salvaguardia, ad esempio la convalescenza post-operatoria che verrà considerata come presenza per un periodo di massimo 30 giorni lavorativi ma anche i tre giorni annui di congedo per motivi personali.”

Un ottimo risultato è stato ottenuto anche sulle penalizzazioni che lazienda nel passato aveva istituito come deterrente alle molte assenze, pertanto, è stata abolita la decurtazione delle assenze doppie nelle singole giornate del lunedì e in tutto il mese di luglio.

Come UIL-FPL – prosegue Fontanasiamo consapevoli che ci sono ancora diverse aree da migliorare e dettagli da affinare come ad esempio istituire un parametro meritocratico che tenga conto della perfomance individuale di ogni lavoratore. Ma riconosciamo positivamente il P.D.R. sottoscritto in quanto comporta dei benefici economici per i lavoratori seppur esigui, auspicando che questo accordo rappresenti il primo passo per arrivare ad avere un contratto che superi gli attuali part-time verticali portando così all’estensione a 12 mesi per tutti i lavoratori, come da sempre auspicato dalla UIL FPL.”

Clicca qui per scaricare l’accordo.

Clicca qui per andare alla pagina di Ames.

AMES – accordo PDR 2022-2023 e 2023-2024

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Lido di Venezia, 03 agosto 2023 – I due Centri Servizi per Anziani: Carlo Steeb e Stella Maris, del Lido di Venezia, gestiti dalla Cooperativa padovana Codess Sociale, non sono più in grado di garantire i Livelli Minimi di Assistenza, definiti dalla DGR 1720 del 30 dicembre 2022.

A denunciarlo sono Cristiano Zanetti (Fp Cgil), Carlo Alzetta (Cisl Fp) e Federica Bonaldo (Uil Fpl). La situazione, oltre ad essere diventata insostenibile per i carichi di lavoro sulle spalle dei pochi Sanitari in Servizio è divenuta anche pericolosa tanto per Lavoratrici e Lavoratori quanto per gli anziani ospiti.

“Mancano Infermieri e OSS – attaccano i sindacalisti – spesso sono presenti 2/3 Infermieri per turno che devono assistere 150 Ospiti (dislocati su più nuclei) e 2 OSS per Nucleo con 25 anziani non autosufficienti da gestire. In più ci sono problemi anche con la fornitura di biancheria, mancano lenzuola, telini, salviette; aggravando ulteriormente le condizioni igieniche. Anche la Struttura avrebbe bisogno di interventi per essere messa in sicurezza per diversi aspetti, è stato fatto un sopralluogo dal RLS di Codess da diversi mesi, rilevando alcune criticità, ma da allora nulla è cambiato.”

E’ stato proposto a Codess di intervenire applicando il CCNL ARIS “Sanità Privata” a tutto il personale e di aprire un tavolo di trattativa per la definizione di un “Contratto Integrativo Decentrato Aziendale” creando le condizioni per rendere appetibile le strutture lidensi, sia nell’intento di facilitare le assunzioni che di trattenere i Dipendenti in fuga, anche verso l’adiacente IRCCS San Camillo.

“Codess però è rimasta sorda rispetto alle nostre richieste – continuano Zanetti, Alzetta e Bonaldo – sostenendo di non poter sostenere economicamente l’operazione ma sorprende che un colosso come Codess, che fattura più di 100 milioni ogni anno, non sia in grado di fare un investimento, strategico, di alcune decine di migliaia di euro per i Centri Servizi del Lido, anche in considerazione della peculiarità territoriale dell’isola.

Nel frattempo, come soluzione tampone, a garanzia della sicurezza di Ospiti e Dipendenti, è necessario che vengano bloccati gli ingressi.

Ricordiamo – concludono Cgil Cisl Uil – che Carlo Steeb e Stella Maris sono strutture accreditate al SSR e Codess è tenuta ad onorare gli impegni presi con l’ULSS 3 Serenissima e Regione Veneto. In questi giorni partiranno le segnalazioni sia all’ULSS 3 che all’Assessora alla Sanità Veneta Manuela Lanzarin, in cui si richiede di verificare il rispetto dei parametri di accreditamento, poi seguirà la dichiarazione di Stato di Agitazione prodromico alla Mobilitazione delle Lavoratrici e dei Lavoratori.”

230809 LA NUOVA Carlo Steeb Stella Maris
230809 GAZZETTINO situazione Carlo Steeb Stella Maris
230809 CORR Carlo Steeb Stella Maris
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San Donà, 08 agosto 2023 – continua il confronto con l’Amministrazione dell’Ulss4, ecco la sintesi di quanto discusso.

Ci vengono illustrati i dati dello speso complessivo per l’anno 2022 e le ulteriori risorse impiegate per i 115 incarichi di organizzazione/funzione per l’anno 2023, per effetto dell’allineamento dei nuovi incrementi contrattuali. Abbiamo evidenziato ancora una volta che per fare un’analisi più approfondita manca la costituzione completa dei fondi 2022, dato essenziale al fine di distribuire al meglio le risorse disponibili anche per altri istituti contrattuali.

Ci viene presenta una mappatura del servizio di pronta disponibilità 

INDENNITA’ RIPOSO COMPENSATIVO: per effetto di una errata interpretazione dell’art. 86, commi 3 e 4, CCNL 2016 -2018 e dell’accordo sindacale del 28/12/2021, non sottoscritto dalla UIL FPL, al personale turnista nelle 24 ore, a decorrere da maggio 2018 e fino a dicembre 2022, non è stata corrisposta correttamente l’indennità per le reali ore supplementari già lavorate. Per il personale nelle 12 ore va ancora peggio perché, a tutt’oggi, contrariamente a quanto succedeva prima del 2018, non gli viene riconosciuto nulla! Come UIL FPL abbiamo tentato attraverso numerose interlocuzioni e incontri una conciliazione con L’azienda, di cui uno in sede DTL, purtroppo tutti con esito negativo. Pertanto, per le ragioni sopra citate ci troviamo costretti a intraprendere un contenzioso dinanzi il Giudice del Lavoro, a recupero retroattivo delle indennità non correttamente corrisposte negli anni, nel rispetto dei lavoratori che rappresentiamo. In attesa di giudizio invitiamo tutti i Lavoratori potenzialmente coinvolti, a inviare la nota predisposta via mail al protocollo dell’Azienda e contestualmente mandarci copia per sospendere i tempi di prescrizione.

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Chioggia, 3 agosto 2023 – Grande adesione del personale allo sciopero proclamato da UIL FPL ed RSU del Comune di Chioggia. L’adesione (di chi poteva scioperare) è stata altissima, circa l’80%, a fronte dei 20 Lavoratori precettatati che sono quasi la metà del personale in servizio.

“Abbiamo proclamato lo sciopero per sostenere i Lavoratori della Polizia Locale del Comune di Chioggia – dichiara Michele Saya della Segreteria Provinciale UIL FPL Venezia – non tanto per chiedere incrementi ed incentivi economici, ma un’equità di trattamento tra il personale. Il Comandante ha diviso il personale mettendoli uno contro l’altro, a fronte di chi lavora 3/4 giornate festive durante l’estate infatti, c’è chi lavora fino aa 16 festivi.”

Nessuna intesa, nemmeno dopo gli incontri con il Prefetto di Venezia sintetizzati nel nostro precedente comunicato del 20 luglio scorso che puoi trovare su questo link https://www.uilfplvenezia.it/comune-di-chioggia-fallita-la-mediazione-del-prefetto-il-3-agosto-sara-sciopero-della-polizia-locale/.

“La vertenza va avanti da quasi un anno – prosegue Mirco Bardelle Coordinatore RSU del Comune – ci chiediamo quali siano i motivi della rigidità del Comandante che si ostina a fare il braccio di ferro con i Lavoratori che sono, giustamente esasperati”

Dura la presa di posizione del Segretario Generale Regionale UIL FPL Veneto Mario Ragno.

Chiediamo più rispetto ed equità – sottolinea Ragno – auspichiamo che l’Amministrazione Comunale intervenga immediatamente, anche se speravamo che lo facesse prima di arrivare allo sciopero, noi non ci sottraiamo alle responsabilità e siamo disponibili fin da subito a riaprire il confronto”

Clicca qui per vedere il servizio di Antenna Tre del 2 agosto scorso.

Clicca qui per vedere il servizio di Tg Azzurra del 3 agosto scorso.

Vai alla gallery cliccando qui per vedere video e foto della manifestazione. Eccone qualcuna.

      

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MESTRE – PERSONALE E FORZE DELL’ORDINE A LEZIONE DI SICUREZZA NEGLI OSPEDALI

Mestre, 31 luglio 2023 – Le aggressioni negli ospedali dell’Alss 3 Serenissima sono in aumento, da tempo la direzione Sanitaria lavora in accordo con la Prefettura di Venezia ad un Protocollo sulla Sicurezza con le Forze dell’Ordine per cercare di contrastare questo fenomeno.

Da angeli e eroi a nemici da abbattere. Dopo la pandemia gli episodi di violenza verbale e fisica nei confronti del personale medico negli ospedali dell’ Alss 3 Serenissima sono in aumento. Nell’ultimo anno, nel territorio veneziano, è stata registrata in media un’aggressione al giorno, fra queste, almeno 6 al mese sfociano nell’aggressività fisica. Un dato allarmante che ha spinto la Direzione Sanitaria e la Prefettura di Venezia a lavorare ad un protocollo di intesa sul fronte della sicurezza.

Operatori delle forze dell’ordine, dei Pronto soccorsi, del Suem e dei Servizi di psichiatria da sei mesi lavorano e partecipano a un’attività formativa continua, volta a migliorare sempre di più le modalità con cui gestire e contenere questi fenomeni. E’ l’ennesimo intollerabile episodio di violenza, per la Uil è importante lavorare sul fronte della sicurezza, ma non basta.

Intervistati MORENO DE ROSSI (Dir. Dip. salute Mentale Ulss3 Serenissima), FRANCESCO MENEGAZZI (Segr. Gen. Uil Fpl Venezia) (Servizio di Nicola Marcato)

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Mestre, 31 luglio 2023 –  Si è svolta oggi un’assemblea che ha visto coinvolti molti Lavoratori che operano presso il servizio di integrazione scolastica del Comune di Venezia. L’assemblea si è svolta all’esterno del centro estivo Rainbow in quanto il comune non ha concesso gli spazi anche se la convocazione è stata fatta nei termini previsti dal contratto.

“La necessità e l’urgenza di convocare l’assemblea è dovuta alla proclamazione dello stato di agitazione a causa delle risposte non soddisfacenti date ai lavoratori dalla cooperativa Ancora Servizi e del silenzio totale del Comune  – afferma Federica Bonaldo della Segreteria UIL FPL Venezia – Questi lavoratori sono dimenticati da tutti anche se svolgono un servizio indispensabile e hanno bisogno di risposte sui salari. Non è più tollerabile che non abbiano una retribuzione fissa e dignitosa ogni mese, ma che il loro stipendio dipenda dalla presenza o meno del bambino a loro affidato o all’organizzazione della cooperative”

Nel servizio lavorano circa 150 dipendenti fra Venezia Centro Storico e Terraferma, che ogni giorno si occupano di includere i bambini disabili negli ordinari percorsi educativi delle scuole.

Sono Lavoratori pagati a cottimo, come se fossero dipendenti con un contratto a chiamata – affermano Federica Bonaldo e Paolo D’Agostino dei UIL FPL e FP CGIL – pagati solo se l’utente è presente e altrimenti in permesso non retribuito. Un appalto per un servizio così delicato gestito senza alcuna responsabilità sociale d’impresa e con un capitolato che ha un solo obiettivo concreto: garantire servizi importanti con la minor spesa possibile.”

Non esistono criteri, nè vincoli chiari di quanti bambini possa seguire ciascun lavoratore, d’inverno con rapporto individuala, d’estate in base alla “gravità” come se i bisogni dei bambini diminuissero d’estate e aumentassero d’inverno.

“Sono Lavoratori costretti ad essere costantemente “a disposizione” della cooperativa nell’attesa di una telefonata che dica loro se il giorno dopo saranno in servizio – proseguono i sindacalistispesso anche il giorno stesso; costretti di fatto anche a compiere attività non previste dalle loro qualifiche professionali pur di mantenere le ore di lavoro ed avere una continuità di reddito, diventando si fatto una forma di ricatto silenzioso effettuato ogni giorno ai danni dei lavoratori e dell’utenza.”

L’alternativa? PNR: PERMESSO NON RETRIBUITO

Sembra assurdo che, ancora nel 2023, il personale qualificato impiegato in questi servizi non abbia alcuna garanzia di reddito e sia costretto a lavorare a cottimo proprio da quel Comune che si vanta di avere standard qualitativi di servizi sociali ed educativi altissimi.

“Oggi era annunciata una visita dell’Assessore Venturini al Centro Estivo Virgilio, l’unico gestito della Cooperativa – concludono Bonaldo e D’Agostino – Visto il suo silenzio ad una nostra richiesta di incontro di 15 giorni fa abbiamo voluto convocare un’assemblea proprio li davanti ma l’assessore non si è visto.”

Cosa c’è che fa così paura nella voce dei lavoratori? Quale la difficoltà di ascoltarli? Non lo sappiamo. Eviteremo fino alla fine di proclamare il primo sciopero di questo servizio, ma servono risposte concrete alle richieste dei Lavoratori.

Ringraziamo tutti i Lavoratori che hanno partecipato alla iniziativa, in particolar modo alla Delegata Uil Barbara Zaccheo che si fa ogni giorno portavoce delle problematiche dei colleghi.

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Padova, 28 luglio 2023 – Dopo numerosi incontri e serrato confronto al fine di rispondere meglio al differenziale tra il costo della vita e perdita del potere d’acquisto e al fine di aumentare la retribuzione mensile, si è convenuto di aggiornare e migliorare il precedente accordo sull’evt stipulato nel 2022.

L’accordo prevede che con decorrenza 1 gennaio 2023 una quota pari a 33,00€ per il livello 4°S, da riproporzionare ai vari livelli e ai part time, verrà riconosciuto come aumento della paga mensile per 14 mensilità.

L’effetto del nuovo tabellare e gli arretrati verranno erogati con le competenze di luglio 2023.

Per dar continuità all’accordo 2022 verranno mantenute le stesse quote economiche per quanto riguarda i bonus che continueranno a maturare fino ad eventuali integrazioni e/o modifiche che le parti si sono impegnate ad affrontare dal prossimo mese di settembre.

“Un accordo importante che vede coinvolte numerose strutture ed enti del nostro territorio – dichiara Federica Bonaldo Segretaria Regionale UIL FPL Venezia e Responsabile Regionale UIL FPL Terzo Settore – come Fondazione Venezia e Opera Santa Maria della Carità. Ora attendiamo che le strutture applichino l’accordo nei tempi previsti.”

In sintesi i principali punti dell’accordo:

  • a decorrere dall’1.1.2023, l’Elemento Retributivo Mensile Territoriale e la quota A dell’Elemento di Garanzia andranno a incrementare il tabellare
  • tali incrementi, compresi gli arretrati da gennaio,  verranno liquidati in busta paga con la prossima mensilità di luglio
  • per quanto riguarda il premio di risultato, ovvero la quota B dell’Elemento di Garanzia, vengono fatti salvo i criteri già definiti dall’accordo del 22.02.2022 con un’unica erogazione del premio ad aprile dell’anno successivo

Clicca qui per leggere e scaricare l’accordo.

Clicca qui per scaricare il volantino.

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Uneba accordo regionale

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Chioggia, 20 luglio 2023 – Niente da fare, nemmeno il Prefetto è riuscito a trovare una soluzione e quindi si andrà allo sciopero della Polizia Locale del Comune di Chioggia.

Ma andiamo con ordine e ricapitoliamo la questione:

  • il 25 maggio, la UIL FPL unitamente alla RSU Aziendale riceveva il mandato da parte dei lavoratori di avviare lo stato di agitazione del personale riunito in assemblea, per le inadempienze da parte del Comandante della Polizia Locale clicca qui per leggere la comunicazione
  • il 19 giugno scorso, si è svolto l’incontro in Prefettura alla presenza del delegato del Prefetto dr. Antonio Genovese dove veniva deciso che le parti si rincontrassero dopo qualche giorno, ovvero il 23 giugno per trovare una soluzione conciliativa ovvero far cessare la disparità di trattamento e dei carichi di lavoro tra gli Operatori della Polizia Locale per quanto riguarda la turnazione festiva domenicale
  • con successiva nota del 3 luglio, venivano rigettate, senza alcuna sostanziale motivazione e con argomentazioni prive di concreto e reale riscontro, le modifiche proposte da UIL FPL ed RSU, che avrebbero portato ad una sostanziale equità e giustizia
  • il giorno 4 luglio, il Segretario Generale UIL FPL Veneto Dr. Mario Ragno fa un ulteriore tentativo invia una nota al Comandante della Polizia Locale Dr. Michele Tiozzo chiedendo  di ritornare nelle sue decisioni e trovare una soluzione in extremis per evitare lo sciopero – clicca qui per leggere la lettera
  • il 13 luglio, a fronte del fallito tentativo di conciliazione, abbimo deciso di andare avanti – clicca qui per leggere il comunicato – e quindi quest’oggi 20 luglio

UIL FPL unitamente alla RSU Aziendale

ABBIAMO PROCLAMATO

lo sciopero dei Lavoratori della Polizia locale di Chioggia per il prossimo 3 agosto 2023

“Abbiamo davvero cercato ogni soluzione mediativa possibile – affermano Michele Saya della Segreteria UIL FPL Venezia unitamente a Mirco Bardelle Coordinatore RSU del Comune di Chioggia – e davvero non comprendiamo la testardaggine e ritrosia da parte del Comandante Dr. Tiozzo, di ritornare sui propri passi e rivedere la turnistica di lavoro, che è davvero penalizzante per una buona fetta del personale coinvolto. A questo punto abbiamo avuto pieno mandato da parte dei Lavoratori di alzare il tiro e di proclamare lo sciopero e ci siamo presi la responsabilità di andare avanti da soli senza le altre Organizzazioni Sindacali.”

COMCH 230720 UIL proclamazione sciopero

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