UIL FPL VENEZIA

Francesco Menegazzi

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Dopo più di 60 incontri e infinite trattative, dopo una maratona di 12 ore, è stato finalmente sottoscritto nella serata del 26 luglio il CCDI per il Comune di Venezia.

L’accordo è stato sottoscritto da tutte le Organizzazioni Sindacali e per quanto riguarda la parte normativa prevede

  • nuove regole sulla mobilità interna
  • ripristino di specifici tavoli tecnici permanenti su polizia locale e servizi educativi
  • viene chiarito il percorso legato al raggiungimento degli obiettivi sulla performance individuale, che in passato era poco chiaro e determinava migliaia di ricorsi, pertanto ora nessuno potrà essere penalizzato se il ciclo della performance non viene rispettato
  • viene chiarito anche il meccanismo per la corresponsione della indennità di disagio, rischio e maneggio valori
  • il bonus eccellenze passa da circa 900€ a 500€
  • eventuali risorse aggiuntive saranno reperibili solo a fronte di piani di razionalizzazione che andranno alla maggiorazione individuale e alla performance organizzativa

Sulla parte economica invece

  • la distribuzione della performance passa da 50% individuale e 50% organizzativa a 65% organizzativa e 35% individuale
  • la produttività generale da circa 700€ del 2017 a 1500€ del 2019, mentre quella organizzativa da 1.000.000€ del 2017 a 2.600.000€ del 2019
  • il budget dei progetti si riduce da 137.500€ mensili nel 2018, a 107.500€ mensili nel 2019 e 100.000€ nel 2020
  • 1.300.000€ verranno destinati alla produttività individuale legata alle valutazioni e altrettante risorse a progetti
  • con i piani di razionalizzazione si prevede il recupero di 300.000€, metà dei quali, come previsto dalle norme verranno destinate al personale che ha contribuito all’efficientamento dell’Ente

«Siamo soddisfatti – dichiara Mario Ragno – dopo 4 anni di mobilitazioni, iniziative, assemblee, sentenze della magistratura, manifestazioni, abbiamo chiuso un contratto integrativo partendo da posizioni diametralmente opposte. Abbiamo ridato dignità contrattuale ai lavoratori – prosegue Ragnocon più risorse e più diritti a tutela dei lavoratori e per la garanzia dei servizi ai cittadini. Questo contratto non risolve tutte le problematiche del Comune, a partire dalla carenza di personale, ormai gravissima in alcuni settori, ma riconsegna ai lavoratori il loro contratto decentrato per essere più tutelati e provare a ricostruire un clima di lavoro positivo. Desidero pubblicamente ringraziare tutta la squadra della UIL FPL , Roberta Berton, Laura Chimisso e Michele Saya che ha collaborato costantemente e in modo costruttivo, il Coordinatore dell’RSU Gianpiero Bulla e i compagni di viaggio di CGIL Daniele Giordano e del CSSA Sergio Berti”.

La preintesa ora verrà sottoposta a referendum nel mese di settembre. La battaglia contro le idee vincenti, la peggiore distorsione del merito, legittimata dal vecchio decentrato firmato da una sola CISL,  ha determinato che i 410.000 euro siano tornati nel fondo contrattuale dei lavoratori.

Un grazie infine va a tutti i Lavoratori e ai nostri Iscritti per aver creduto in noi sostenendoci, quando mollare sarebbe stato più facile…. Da qui si riparte, consapevoli che abbiamo ancora strada da fare.
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“Dopo diversi mesi ed un’estenuante trattativa – dichiarano Michelangelo Librandi, Segretario Generale della UIL FPL e Roberto Bonfili, Coordinatore Medici UIL FPL – stanotte siamo arrivati alla condivisione dell’ultima stesura del rinnovo contrattuale dei medici e dirigenti del SSN, atteso da oltre  10 anni da oltre 130 mila professionisti della nostra sanità”.

Considerati i vincoli, le leggi vigenti sulle relazioni sindacali e le poche risorse a disposizione – proseguono i due sindacalisti – abbiamo firmato un buon contratto, frutto di un lavoro molto duro, discusso punto per punto: rinnovo contrattuale economico del 3,48%, aumento dell’indennità di guardia medica notturna e per le risorse aggiuntive, riformulazione certa delle carriere per tutti i dirigenti, recupero dell’anzianità dei precari e valorizzazione economica delle fasce dirigenziali più giovani.”

Ricordiamo che questo contratto per la prima volta ricomprende anche il personale Sanitario non Medico precedentemente inquadrato nell’SPTA. Il contratto si applica a tutti i dirigenti medici, sanitari, veterinari e delle professioni sanitarie di cui all’art. 7 del CCNQ sulla definizione dei comparti di contrattazione collettiva del 13 luglio 2016 con rapporto di lavoro a tempo indeterminato e a tempo determinato dipendenti da tutte le Aziende ed Enti del comparto indicate all’art. 6 del medesimo CCNQ.

L’intesa e’ stata sottoscritta da tutti i sindacati medici tranne che dalla Cimo, Fesmed e Anpo.

Ecco i punti principali dell’intesa.

1) I medici e dirigenti con più di 5 anni di anzianità avranno la certezza di avere un incarico. Chiarito l’obbligo delle aziende di dare un incarico retribuito a tutti, anche a coloro che hanno lavorato a tempo determinato, con o senza soluzione di continuità.

2) La maggior parte dei medici con più di 5 anni di anzianità riceverà un aumento di 2.000 euro sulla retribuzione di posizione. Oltre all’aumento economico previsto per tutti i dipendenti pubblici, circa 30 mila medici passeranno da 3.600 euro a 5.500 euro di posizione.

3) Aumenta la parte fissa di tutte le posizioni gestionali e professionali, vengono storicizzati i fondi e le posizioni e aumenta la quota pensionabile.

4) I giovani medici neoassunti anche sotto i 5 anni avranno una retribuzione fissa di posizione. Come mai successo prima d’ora, passeranno subito da 0 a 1.500 euro annui.

5) Si stabiliscono quattro step di posizioni fisse per gli incarichi professionali, che salgono da un minimo di 5.500 euro a 6.500 fino a un massimo 11.000 o 12.500 annui.

6) Una clausola di garanzia assicura a tutti una retribuzione di posizione certa in base all’anzianità ed a prescindere dall’incarico. 5000 euro al passaggio dei 5 anni, 6000 al passaggio dei 15 anni e 7000 al passaggio dei 20 anni.

7) L’indennità di guardia notturna sale da 50 a 100 euro per notte, 120 euro per chi lavora in pronto soccorso. Dopo i 62 anni a richiesta si può essere esonerati dalle guardie.

8) Viene istituito un nuovo sistema di relazioni sindacali attraverso l’istituzione di un organismo paritetico, per mettere al centro il benessere dei lavoratori, come sulle questioni di salute e sicurezza, a partire dall’affrontare il tema dell’emergenza aggressioni al personale sanitario.

Clicca per scaricare il CCNL 2019-2021

IPOTESI CCNL AREA SANITA 23-07-2019 FIRMATO

Clicca per scaricare le schede sintetiche

Il CCNL 2016-2018

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Anche in estate proseguono gli incontri con l’Azienda. Nell’ultimo confronto del 16 luglio abbiamo definito alcune questioni riguardante vari argomenti, dalla produttività, per la quale sono garantite le quote anche per il 2019, all’avvio della pronta disponibilità per il personale tecnico afferente ai magazzini. Controversa invece la proposta sulla riorganizzazione delle attività dei Tecnici delle Prevenzione, per la quale l’Azienda ci ha presentato una proposta che non condividiamo.

Sulla questione delle fasce invece resta l’amarezza di aver avuto ragione. “Gli esiti dell’accordo sono sotto gli occhi di tutti – afferma Francesco MenegazziLavoratori che da più anni attendono il passaggio si sono visti scavalcare da altri colleghi che il passaggio lo hanno maturato anni dopo, addirittura anche 3 volte, e qualcuno ancora ha il coraggio di dire che è un accordo equo…. Un accordo – prosegue Menegazzi che non abbiamo sottoscritto proprio perché sapevamo che avrebbe determinato questi disastri. Ora vogliamo riaprire il confronto on l’Azienda per porre dei correttivi, ma cercheremo di coinvolgere anche e soprattutto l’RSU per cambiare alcune regole. Se necessario avvieremo anche una raccolta firme tra il personale”.  

In allegato i due comunicati relativi alla questione delle fasce e degli argomenti trattati all’incontro.

Scarica il comunicato 5

Comunicato UIL 5-2019 ULSS4 fasce

Scarica il comunicato 6

Comunicato UIL 6-2019 ULSS4

Clicca qui per scaricare l’accordo sulla produttività.
Clicca qui per scaricare l’accordo sulla pronta disponibilità del magazzino.

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Con la sentenza del 18 luglio 2019 la Corte di Appello di Venezia ha rigettato il ricorso della Cooperativa Codess riguardo l’inquadramento degli OSS al livello C2 promosso nei mesi scorsi dalla UIL FPL e già vinto in primo grado. L’ennesimo riscontro della bontà delle nostre tesi e un riconoscimento del nostro lavoro.

Ancora una vittoria nell’ambito vertenziale con il mondo del Terzo Settore, – afferma a Piero Polo della UIL FPL di Venezia –  con il quale ci troviamo spesso e poco volentieri costretti ad avviare contenziosi per il riconoscimento dello spettante ai Lavoratori. E’ questa è una sentenza ancora più importante perché è vinta anche in appello.”

Ricordiamo che nei mesi scorsi anche le Segreterie Nazionali di CGIL, CISL e UIL si erano mobilitate per segnalare un’anomalia nell’inquadramento dei lavoratori proprio su una segnalazione avviata dalla UIL FPL Venezia (vedi http://www.uilfplvenezia.it/vertenza-codess-scendono-in-campo-le-segreterie-nazionali/).

Clicca per scaricare il testo della sentenza

verbale udienza 18.7.2019 + dispositivo sentenza n. 422-2019

 

 

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Prosegue la vertenza CODICE ROSSO avviata lo scorso maggio per sollecitare la Regione Veneto ad una risoluzioni dei problemi della carenza di organico e risorse in Sanità. Nell’incontro dello scorso 15 luglio, stato sottoscritto protocollo d’Intesa tra le organizzazioni sindacali della Dirigenza e del Comparto e la Regione Veneto che ha accolto tutte le osservazioni di parte sindacale.

Il protocollo d’intesa naturalmente è una dichiarazione d’intenti, ma è fondamentale per l’avvio del tavolo politico per risolvere le problematiche sollevate e proposte al tavolo.

In allegato le slides e il protocollo firmato

scarica le slides

20190715presentazione OOSS Definitiva

scarica il protocollo

Protocollo d’intesa REGIONE – OO.SS.

 

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Ennesimo e brutale episodio di aggressione lo scorso pomeriggio, 16 luglio, presso l’Ospedale dell’Angelo a Mestre. Una infermiera, durante lo svolgimento del proprio lavoro, è stata aggredita e gettata a terra da un paziente psichiatrico che, a causa dell’enorme afflusso di utenza, era stato temporaneamente collocato in un ambulatorio.

L’infermiera, entrata in stanza per controllare la situazione, è stata aggredita e gettata a terra riportando la frattura della rotula con prognosi di circa 2 mesi. Il paziente, che era in attesa di trasferimento presso altra ULSS, è stato poi bloccato dal personale e trasferito presso il reparto di Psichiatria.

“E’ l’ennesimo episodio di aggressione presso il Pronto Soccorso – afferma Francesco Menegazzi Segretario UIL FPL – ormai quasi all’ordine del giorno. Bisogna che Amministrazione e Regione si attivino per mettere i Lavoratori ad operare in sicurezza, non basta una guardia giurata, perché non ha compiti coercitivi, e il delicato lavoro di accoglienza delle Assistenti di Sala per evitare queste situazioni. E’ pur vero che si trattava di un paziente psichiatrico – prosegue Menegazzi – tuttavia le pretese e le richieste dell’utenza, a volte anche pretestuose sono diventate sempre maggiori e non solo presso il Pronto Soccorso. Questo è un episodio limite chiaramente, ma spesso l’aggressione se non è fisica, è verbale e non sono rari insulti e minacce per lo stesso personale. Sono anni che lo segnaliamo, è giunto il momento che si intervenga in modo più deciso e risoluto a tutela del personale. Ricordo che questo episodio si aggiunge ad altri 2 avvenuti a Mestre di qualche tempo fa, quando gli infermieri aggrediti hanno riportato uno una ferita con graffi sul torace, e l’altra la frattura del polso, ed ad un recente episodio avvenuto a Chioggia”.

Va ricordato che al Pronto Soccorso di Mestre accedono circa 90.000 utenti all’anno, con un trend sempre in crescendo negli ultimi anni.

“Siamo preoccupati per il prossimo futuro – conclude Menegazziperché saranno inevitabili ulteriori disagi dovuti ai lavori presso il Pronto Soccorso. Lavori che risultano fondamentali per creare un ambiente più consono ed accogliente per l’utenza. Chiediamo che, specie in questa delicata fase, si dedichi più attenzione anche alla sicurezza dei Lavoratori, che operano presso un Servizio delicato dove vengono centralizzati i casi più complessi. Il personale che opera presso i Pronti Soccorso dell’ULSS 4 è stato dotato di fischietti per allertare chiunque nel caso si verificassero queste situazioni, forse non è la soluzione più brillante, ma è meglio di niente”. 

Ecco cosa è apparso sulla stampa. Clicca per entrare nei link

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Il giorno 15 luglio  è  stato  sottoscritto dalla sola UIL FPL un importante accordo con le Cooperative La Pianura e la Cooperativa LaSalute che gestiscono e hanno gestito il Centro per Anziani di Fiesso d’Artico.

L’accordo ha risolto finalmente l’annoso problema di interpretazione dell’art.59 del contratto delle coop motivo di contenzioso con le cooperative che gravitano nell’area Codess e la stessa Codess, la quale, dopo questo accordo ci si augura possa adeguarsi anch’essa. In sintesi, vengono riconosciute le festività lavorate come giornata di riposo che il dipendente può fruire come permesso, entro giugno dell’anno successivo alla maturazione, questo per quanto riguarda il futuro, per quanto riguarda il passato viene riconosciuta una quota economica. L’accordo inoltre prevede il riconoscimento della “una tantum” prevista nel rinnovo contrattuale , in toto, anche in fase di cambio di gestione.

“E’ un risultato di straordinaria importanza e senza precedenti – afferma Piero Polo – dovuto alla nostra caparbietà nel far rispettare le regole e i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori, senza chiedere tavoli separati come fanno altre Organizzazioni, che creano solamente sconcerto tra i Lavoratori. Dopo i ricorsi sostenuti dalla UIL FPL per il riconoscimento della indennità di vacanza contrattuale presso Anni Azzurri di Favaro e Quarto d’Altino, legittimati dalle sentenze dei giudici di Venezia, dopo il riconoscimento degli arretrati per l’inquadramento degli OSS in categoria C2 – prosegue Polo – questa è un’altra dimostrazione di come, a nostro parere si fa Sindacato nell’interesse di chi rappresentiamo”

Presenti al tavolo anche il Segretario Provinciale Nerio Veronese e i delegati aziendali della UIL FPL Adamo Cavaliere, Giuseppe Monaco, Franca Sacchet e Aneta Sobczyk.

Clicca qui per scaricare il testo dell’accordo.

20190715 Accordo festivita UIL-Pianura

 

 

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Non si ferma il confronto con l’ULSS 3 e nella trattativa del 3 luglio abbiamo discusso di una serie di questioni, avviando dei tavoli specifici che proseguiranno durante tutta 6l’estate.

Preliminarmente ci viene consegnata una bozza di REGOLAMENTO PER I RAPPRESENTANTI DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA, che sarà approfondito da tutto il gruppo degli RLS, in incontri dedicati, successivamente ai quali verranno presentate specifiche osservazioni. Non condividiamo comunque l’obbligo di timbratura per giustificare lo svolgimento dell’attività Ricordiamo l’importanza di tale organismo, obbligatorio in ogni Azienda, del quale fanno parte come componenti della UIL FP Luigi D’Elia e Luigi Di Micco per l’area di Mestre-Venezia, Giuseppe Puglisi per l’area di Dolo-Mirano, e Ivone Bertaggia per l’area di Chioggia.

Sulla questione FASCE, è stato istituito uno specifico tavolo, per apporre dei correttivi al Regolamento esistente allo scopo di dare un’equa rotazione al personale che può accedere all’istituto, fermo restando che le risorse non sono e non saranno mai sufficienti a consentire il passaggio di tutto il personale in graduatoria. Per quanto riguarda l’applicazione dell’accordo 2018, siamo stati convocati la prossima settimana per chiarire alcune difformità e incongruenze che abbiamo rilevato e per i quali daremo conto al personale.

Sulla questione INDENNITA’ EX-ART.44 viene ribadita la necessità di rimodulare tutto l’impianto esistente, coerentemente con quanto previsto dal CCNL. “Il nostro obiettivo è quello di riconoscere l’indennità anche con un altro “nome”, anche prevedendo una sorta di produttività differenziata – dice Francesco Menegazzil’importante è che, nel rispetto delle norme, si evitino riduzione stipendiali su quanto percepito oggi. Crediamo tuttavia che in questa fattispecie debba rientrare anche il personale della Piastra Endoscopica e della Sala Parto dell’Ospedale Hub”.
L’Azienda ci presenterà una proposta dove intende ricomprendere nel meccanismo di produttività differenziata, anche chi lavora in aree disagiate, nello specifico Venezia. Sfondano una porta aperta, ne parliamo da almeno 15 anni, speriamo che sia la volta buona…

A margine ci è stato dato conto della situazione delle Sale Operatorie dell’OSPEDALE DI MESTRE, per le quali prosegue la riorganizzazione  nonostante mille difficoltà che hanno coinvolto in queste settimane anche la terapia intensiva. A metà luglio verrà inserito un nuovo infermiere in organico. Inoltre ci è stato comunicato che a breve partiranno i lavori presso il Pronto Soccorso, con la conseguenza che i 14 posti letto dell’OBI verranno temporaneamente spostati presso l’UO di Urologia al 4° piano, la quale verrà temporaneamente accorpata alla Chirurgia Generale al 3° piano. I pazienti verranno seguiti dal personale dell’OBI insieme ad alcune unità dell’UO di Urologia che rimarranno al 4°. I lavori inizieranno l’11 luglio e  termineranno il 18 novembre. Il personale afferente all’OBI verrà trasferito al 4° piano e continuerà a seguire i propri pazienti. Saranno inevitabili disagi che abbiamo chiesto di contenere attraverso un’adeguata informazione all’utenza.

Per la UIL erano presenti, oltre al Segretario Francesco Menegazzi, anche Roberto Crivellaro oltre a Monica Catullo e Marco Giovanni Scianna quali componenti UIL in RSU.

Queste e altre informazioni sulla nostra pagina del nostro sito appositamente dedicata all’indirizzo http://www.uilfplvenezia.it/sanita-pubblica/ulss-3/.

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Nei mesi scorsi la UIL FPL di Venezia aveva segnalato alla Cooperativa Codess, il non rispetto del pagamento dell’una tantum così come previsto dal CCNL delle cooperative sociali appena rinnovato.

Quello che stupisce e che offende i soci lavoratori e i dipendenti è che, a seguito di avviso del pagamento di un acconto da parte di Codess, si sono ritrovati il 5% del spettante – afferma a Federica Bonaldo Segretaria UIL FPL di Venezia –  Questa modalità vissuta come una presa in giro verso il personale che ogni giorno, con mille difficoltà, garantisce i servizi della Cooperativa è intollerabile.”

Era stata inviata una nota alla stessa Cooperativa che tuttavia non aveva sortito alcun effetto, da qui la segnalazione ai vertici nazionali che si sono immediatamente attivati con la nota in allegato.

 

 

 

 

 

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COMUNICATO STAMPA RSU CGIL UIL COBAS DICCAP –  CONTRATTO DECENTRATO COMUNE DI VENEZIA

La Rsu e le organizzazioni sindacali Fp Cgil Cobas Csa-Ral Diccap Uil Fpl considerano grave che l’amministrazione abbia impiegato il fondo contrattuale in assenza di un accordo contrattuale di distribuzione delle risorse economiche condizionando nei fatti la trattativa in corso e senza aver aggiornato il contratto decentrato sulla base delle nuove indicazioni del Contratto Nazionale.
Le proposte che come Rsu e sigle sindacali abbiamo sostenuto sono frutto delle assemblee delle scorse settimane e del voto dei lavoratori.

La Rsu e le organizzazioni sindacali ribadiscono la propria proposta di garantire attraverso la performance individuale ed organizzativa una produttività media di 1500 euro.
La cifra richiesta rispetto ai 1300 euro del 2018 era facilmente raggiungibile in considerazione delle risorse derivanti dal contratto nazionale che sono pari a 240.000 euro e che verranno invece utilizzate per scelte che non riguardano tutto il personale.
Come Rsu e Organizzazioni sindacali abbiamo ribadito l’esigenza di guardare anche al 2020 in modo da evitare decurtazioni retributive al personale in considerazione del fatto che non avremo più risorse come quelle delle idee vincenti e pertanto gli eventuali risparmi derivanti dalle quote poste alla performance potranno essere portate all’anno successivo a garanzia di tutti i lavoratori.
La Rsu e le organizzazioni sindacali prendono atto che l’Amministrazione ribadisce invece la volontà di garantire una quota esorbitante di risorse ai progetti specifici dell’Ente per 1.200.000 euro (+150.000 euro sul 2018)
L’impegno per i progetti che riguarderanno in particolar modo la polizia locale risultano oltremodo ingiustificati a seguito delle numerose assunzioni nel settore ed in considerazione di un ulteriore aumento di circa 300.000 euro di indennità che riguarderanno prevalentemente quel settore.
L’Amministrazione ribadisce la propria disponibiltà a garantire la produttività a 1500 euro medi solo a quella parte di personale che aderirà ai progetti specifici dimostrando come vi sia la volontà di piegare la pubblica amministrazione alle scelte politiche della Giunta.

La Rsu e le organizzazioni sindacali ritengono inaccettabile che l’Amministrazione utilizzi per scelte unilaterali le risorse derivanti dal contratto nazionale e perseveri nell’utilizzare le risorse derivanti dal recupero delle idee vincenti per voci di spesa che nulla c’entrano con la performance del personale.
A tutto questo si aggiunge il fatto che il settore della polizia locale ha utilizzato in modo spropositato il lavoro straordinario andando a consumare, per la prima volta, tutto il fondo del lavoro straordinario con un aumento di spesa di più di 300.000 euro.
La logica di fondo della Giunta rimane quella dei progetti specifici che servono alla propaganda più che ai servizi ai cittadini.

Per quanto riguarda il piano normativo l’Amministrazione non ha dato nessuna apertura sulla possibilità reale di fruire delle ore di assemblea in considerazione della particolarità del nostro territorio.
L’Amministrazione ha confermato la propria indisponibilità a superare la distribuzione delle risorse con criteri discrezionali e di vicinanza all’Amministrazione confermando la scelta di impiegare 100.000 euro per le cosiddette eccellenze ovvero una sorta di 4% di lavoratori considerati più rispondenti alle linee di indirizzo dell’Amministrazione.

A tutto questo si aggiunge un piano di fabbisogni di personale che guarda solo alla polizia locale lasciando in sofferenza moltissimi settori e penalizzando fortemente i cittadini.
Il piano dei fabbisogni non è stato in nessun modo oggetto di confronto e la chiusura, o la possibile riduzione, di servizi è responsabilità delle scelte politiche che si stanno mettendo in campo.
Anche su questo punto l’Amministrazione si è dimostrata assolutamente sorda e la crisi dei servizi ai cittadini che si produrrà è totale responsabilità della Giunta.

Per tutte queste ragioni consideriamo grave e inaccettabile la proposta dell’Amministrazione e nel ribadire le nostre richieste auspichiamo una revisione delle scelte della Giunta senza le quali non potrà essere evitato un conflitto tra dipendenti e amministrazione.

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