UIL FPL VENEZIA

Francesco Menegazzi

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Ecco il testo della lettera inviata al Governatore Zaia, al Sindaco Brugnaro e naturalmente a Fondazione.

200820 UIL Fondazione lettera a Zaia

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Da sempre, ma in particolare negli ultimi mesi, come UIL FPL abbiamo cercato di evidenziare i problemi relativi alla gestione di tutti i servizi che fanno capo a Fondazione Venezia. Tuttavia, a nostro parere, non si sono riscontrate quell’attenzione e sensibilità che ci si aspettava nell’affrontare questi delicatissimi problemi e il tutto si è ridotto ad una forte attenzione sulla gestione del pareggio di bilancio, senza tener conto del trattamento che subiscono le Lavoratrici ed i Lavoratori.

Lavoratori e Lavoratrici che, non dimentichiamolo mai, rappresentano la centralità e lo “strumento” per raggiungere la “mission” su cui si basa Fondazione Venezia. Al contrario, si devono invece ringraziare soprattutto le Rappresentanti Sindacali che hanno saputo stimolare e imporre a questa Amministrazione il superamento della logica di bilancio e la messa in primo piano della tutela del personale e della salvaguardia dei servizi.

Da qui ne discende che non si può più parlare di un mero “pareggio di bilancio” come se Fondazione fosse una produttrice di bulloni e non un’Azienda che si interfaccia con una pluralità di individui. Il Personale di Fondazione porta assistenza ai cittadini di Venezia e del territorio, un’attività complessa e multidimensionale che non è certamente quantificabile con numeri e conteggi, come si ha la tendenza a fare e che andrebbe superata. Ciò che ha senso è chiarire in primis con il Comune e l’IPAV quale sia il ruolo esatto e gestionale di Fondazione: di conseguenza ad essa spettano risorse coerenti alle sue necessità e un Personale pagato correttamente e organizzato a dovere.

Certamente possiamo dire di non essere a questo a punto. il quadro che si evince, dopo le assemblee, una del personale del S. Giobbe e una del Personale dell’assistenza domiciliare è preoccupante e desolante.

R.S.A.  S. Giobbe

Il personale si chiede, chiede al sindacato, e chiede a Fondazione quale sia il futuro di questa RSA.
Non ci sono più infermieri, mancano OSS, lo stipendio è ridicolo se commisurato allo sforzo che viene richiesto ai dipendenti. Si applicano le norme prendendo il peggio dal pubblico e il più conveniente dal privato, e così facendo non solo si perde di vista la realtà ma si alimentano tensioni, malcontento e un aumento di dimissioni.

R.S.A. Turazza

La recente scoperta di un focolaio Covid-19 è preoccupante, e sconcerta la mancata e tempestiva informazione al personale. Congiuntamente ad altra O.S, abbiamo chiesto un incontro per essere informati sulla situazione e per conoscere quali provvedimenti si stiano prendendo per contrastare l’estensione del contagio. Visti i risultati, sorge il dubbio che al posto di un progetto di prevenzione tanto decantato, rivelatosi insufficiente, la situazione sia lasciata al caso.
Questo tuttavia è solo l’ultimo atto di un atteggiamento globale di “abbandono” (pantaloni, divisa da sostituire, casacca…) del Personale.

Assistenza Domiciliare

Una vertenza promossa e vinta da un sindacato autonomo che non è stata governata con “scienza e coscienza” e ad oggi ci sono Operatori di serie A e Operatori di serie B ovvero coloro che hanno beneficiato dell’accordo extra giudiziale (livello superiore e 500€ una tantum) e quelli che hanno beneficiato solo dell’inquadramento.
Anche in questo caso, non si parla di qualità di servizio ma solo di “pareggio di bilancio” (flessibilità) e si scarica per l’ennesima volta tutto il peso di questa logica sull’ultimo, ma più importante anello: gli operatori.

NOI NON CI STIAMO.

Siamo pronti al confronto solo se avverrà una seria e concreta riorganizzazione del lavoro. Aver chiesto la convocazione di una commissione tecnica con le delegazioni dei Lavoratori doveva avere proprio questo scopo e non quello di affrontare i problemi generali di Fondazione Venezia.

Forse si sono confusi un po’ i ruoli e questo preoccupa non poco perché chi ha preso questo cammino è la Dirigenza di Fondazione, non il Sindacato. Il sindacato aveva chiesto semplicemente di convocare una commissione tecnica per studiare la soluzione relativa al miglior utilizzo del personale, non discutere del Turazza o dei Giardini o del Bovolo.

Il nostro obiettivo resta quello di

  • conoscere le prospettive e i progetti di Fondazione Venezia in particolare delle RSA, S.Giobbe, Turazza, Giardini e altri servizi (Bovolo, Villa Lucia….)
  • adeguare le retribuzioni quantomeno a quelle dei colleghi dell’IPAV
  • avviare un confronto per riorganizzare l’assistenza domiciliare attraverso la commissione tecnica
  • erogare una una-tantum a tutto il personale dell’assistenza domiciliare che non l’ha avuto

Per questo motivo, abbiamo chiesto un incontro con i vertici della Regione, Governatore Zaia e Assessore alla Sanità Lanzarin unitamente al Sindaco Brugnaro e all’Assessore Venturini e ai vertici di Fondazione, in assenza del quale ci riserveremo di avviare le iniziative di mobilitazione che riterremo opportune.

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Lo scorso 31 luglio si è svolta la consueta Cabina di Regia tra Regione, Organizzazioni Sindacali e soggetti datoriali per affrontare quello che ormai sta diventando il drammatico problema relativo alla formazione e reclutamento degli Operatori Socio Sanitari. Per la UIL FPL Veneto hanno partecipato Barbara Facco in qualità di Coordinatore Nazionale OSS con Federica Bonaldo e Piero Polo per la UIL FPL di Venezia.

All’Ordine del Giorno la restituzione di quanto già proposto nel precedente incontro riguardo l’utilizzo della FAD, la possibilità di estensione dei tirocini nelle case di riposo, l’attivazione di corsi intensivi, le nuove date per la selezione.

L’analisi parte dal recepimento delle proposte per cui la Regione ha effettuato delle valutazioni sulla fattibilità di erogare in forma FAD alcune discipline del corso ed è stato approvato di utilizzare questa metodologia con 120 ore del Modulo di Base e altre 85 del Modulo Professionalizzante e pertanto il pacchetto conterrà un totale di 205 ore su 480 di formazione in modalità asincrona ossia attraverso video lezioni registrate.

Il tirocinio sanitario sarà effettuato anche in strutture socio assistenziali del territorio per una parte di ore più consistente.

Il corso intensivo proposto nella precedente seduta, che porterà alla formazione di OSS a parità di ore di formazione così come da normativa, prevederà anche un sistema premiante per le case di riposo che li attiveranno. Le modalità di tale sistema saranno oggetto di successiva discussione. Al contrario, gli Enti che presenteranno progetti che poi si riveleranno di scarsa qualità saranno invece svantaggiati nei bandi successivi.

I corsi prevederanno tre sessioni di esami e pertanto vi saranno scaglioni di diplomati che dovrebbero permettere poi un assorbimento piu’ omogeneo nel territorio. Pertanto i bandi dei corsi avranno una programmazione biennale. Si stima di attivare 138 corsi annuali.

Le Aziende ULSS quali nuovi recettori dei fabbisogni di OSS dal territorio, hanno stimato le necessità di formazione di 4100 nuovi operatori complessivamente.

Per venire incontro alle esigenze dei corsisti stranieri, europei ed extraeuropei, la regolarizzazione dei diplomi di accesso al corso attraverso i percorsi di equivalenza ed equipollenza, potranno essere svolte durante il periodo di partecipazione ai corsi pur rimanendo condizione imprescindibile per poter conseguire il diploma, mentre la certificazione dell’uso e possesso della lingua italiana passerà alla categoria B1, di livello più elevato.

Vengono riconfermati i voucher formativi di 1500€ secondo le stesse modalità dell’anno scorso e viene abbassata la quota di iscrizione che passerà da 2000€ a 1800€. Anche questo intervento, si propone di incentivare e promuovere l’adesione ai corsi facendo leva sul fattore economico.

Come UIL FPL, in linea con i precedenti interventi che mirano a favorire una maggiore flessibilità sulla frequenza ai corsi, senza però comprometterne la formazione, abbiamo voluto intervenire sulla modalità di erogazione dei corsi in modalità asincrona, la quale non permette una relazione diretta con il formatore, non permette allo studente di poter formulare domande, né crea discussione all’interno del gruppo, limitando l’acquisizione dei contenuti ad una mera presa d’atto, senza verificare la comprensione dei contenuti stessi.

Abbiamo inoltre presentato la criticità riguardante la reale attivazione dei corsi. Riteniamo infatti che la bassa adesione, unita al maggior numero di corsi che si vorranno attivare, porterà ad una reale diminuzione dei corsi attivabili.

I Rappresentanti della Regione, cogliendo l’osservazione sulla modalità asincronica di erogazione dei corsi in Fad, creeranno delle modalità di interlocuzione diretta con i formatori e gli argomenti saranno poi ripresi in aula.

Ed è notizia di qualche giorno fa l’immediata pubblicazione dei Bandi sul BUR. Clicca qui per scaricare il documento.

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Rieccoci il 5 agosto ad un nuovo incontro di delegazione trattante con l’ASL 4. Preliminarmente abbiamo analizzato gli effetti dell’applicazione dell’accordo regionale ovvero l’assegnazione dei progetti di fascia A fino a 1200€, e chiarire alcune questioni per apportare dei correttivi relativamente al personale escluso, come quello distaccato in Casa di Riposo a Portogruaro, e chiesto alcune modifiche nel conteggio delle presenze per il personale a part-time. Ci è stato comunicato che sono stati spesi circa 700.000 € coinvolgendo circa 700 lavoratori. Ci è stato anche riferito che si stanno effettuando gli opportuni conguagli sulle indennità non riconosciute al personale avente diritto a causa di qualche comprensibile refuso.

L’Azienda ci ha poi presentato un prospetto per l’assegnazione dei progetti di fascia B fino a 600€, individuando il personale afferente ad altri reparti e servizi, anche amministrativo, coinvolti in attività di supporto ferma restando che la distribuzione delle risorse sarà parametrata anche in questo caso alla percentuale di presenza in servizio. Ci siamo riservati di presentare alcune modifiche prima del prossimo incontro, previsto per l’8 settembre, dove crediamo di poter chiudere l’accordo, per poi procedere al pagamento con la mensilità di settembre.

“Il nostro obiettivo – dice Francesco Menegazzi Segretario UIL FPL Venezia – è di riuscire a dare comunque una quota a tutto il personale, sempre con le regole sulla presenza definite dall’accordo regionale, poiché riteniamo che tutti siano stati in qualche modo coinvolti nella gestione dell’emergenza che ancora viviamo. Su questo l’Azienda ha mostrato una certa disponibilità, ma dovremo fare una valutazione complessiva dopo la verifica delle risorse spese”.

Abbiamo poi firmato un accordo per integrare il fondo produttività con i residui derivanti da economie del 2019 per garantire la stessa quota anche per il 2020. Abbiamo chiesto che venga fatta formale richiesta in Regione di adeguamento dei fondi in relazione all’incremento della dotazione organica, così come disciplinato dal CCNL.

A margine siamo stati informati della prossima apertura della Day-Week Surgery Multidisciplinare a Portogruaro con il mese di settembre con 10 posti letto così come previsto dalla schede regionali. E’ stata chiesta in Regione l’autorizzazione all’assunzione di ulteriore personale infermieristico e OSS, ma verrà data priorità al personale interno che può fare domanda entro il 15 agosto. In totale verranno assegnati 14 infermieri e 7 OSS da dedicare anche all’attività ambulatoriale. Si partirà in modo graduale con le attività diurne per arrivare a regime con la copertura di tutti i posti letto.

Per la UIL FPL era presente anche Carla Castelletto per la Segreteria Aziendale.

Clicca qui per scaricare il volantino.

ASL4 – 200805 Comunicato UIL 20-2020 trattativa

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Roma, 30 luglio

Siamo oltre l’indignazione, oltre la vergogna. Oggi giovedì 30 luglio, come da preintesa sottoscritta il 10 giugno, Aris e Aiop avrebbero dovuto convocarci per la firma definitiva del contratto della Sanità Privata, dopo 14 anni di attesa e anni di trattativa. Invece ci hanno comunicato che ciò non sarebbe avvenuto. Un comportamento scioccante e vergognoso, sulla pelle di tutte le professioniste e i professionisti della sanità privata, definiti eroi quando si tratta di fare profitto e poi negati di ogni diritto. Mai ci era capitato di assistere ad un comportamento tanto irresponsabile. Adesso basta, è finito il tempo delle trattative. Con questi soggetti non è possibile contrattare. Ora non ci rimane che la lotta e questo di certo non ci spaventa: ora sciopero nazionale”.

Questa la posizione ferma dei segretari generali della Fp Cgil, Serena Sorrentino, della Cisl Fp, Maurizio Petriccioli, e della Uil Fpl, Michelangelo Librandi, in merito alla mancata ratifica del contratto della Sanità Privata per cui, lo scorso 10 giugno si era arrivati a sottoscrivere la preintesa.

“Vergogna! Vergogna! Vergogna! A fronte del fatto che Ministro e Regioni tutte si sono impegnate per garantire più risorse al sistema (così da compensare il 50% dell’aumento del costo contrattuale per parificare salari del personale pubblico e privato accreditato) – affermano i sindacati – questi soggetti si permettono di non riconoscere gli impegni sottoscritti  Da mesi lavoriamo affinché tutte le garanzie necessarie a portare a buon fine questa trattativa siano assicurate dalle Istituzioni e oggi dicono che ancora non basta”.

“I lavoratori hanno aspettato fin troppo, la rabbia è oramai incontenibile e nei confronti di questi soggetti non ci può che essere una reazione forte e determinata. Per questo abbiamo deciso di proclamare lo sciopero nazionale di tutte le strutture Aris e Aiop e di farci promotori di bloccare tutte le strutture che sarà possibile in questa fase, perché non c’è più tempo per le trattative, le controparti hanno fatto saltare ogni sistema di relazioni sindacali. Che i cittadini sappiano che questi soggetti fanno profitto con risorse pubbliche, che fanno pagare un prezzo altissimo ai lavoratori e non si fanno scrupoli e, come è accaduto durante la pandemia, di fare la loro parte solo se possono trarre profitto! Chiediamo alle Regioni di prendere posizione contro chi non riconosce dignità al lavoro. Il Governo, le Regioni intervengano per condannare questi comportamenti e sanzionarli revocando gli accreditamenti. Ci aspettiamo, a partire dal Ministro Speranza, il presidente Bonaccini e tutti gli assessori regionali alla sanità, una presa di posizione pubblica a sostegno delle lotte e dei diritti dei lavoratori e contro questi soggetti che non meritano di lavorare con soldi pubblici. La pazienza è finita ora è tempo di giustizia.” concludono Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl.

Ieri, in tutte le Regioni si era svolto un presidio di protesta, in Veneto di fronte alla sede AIOP di via Gozzi a Mestre.

      

Fonte sito Uil Fpl Nazionale.

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Raggiunto anche in ULSS 3, il 17 luglio l’accordo per il riconoscimento al personale delle risorse assegnate dall’Accordo Regionale dello scorso 20 maggio (DGRV 646 del 22.05.2020). Ricordiamo che nel mese scorso era stato firmato quello riguardante le indennità di terapia sub-intensiva e di malattie infettive. Tutti i progetti saranno pagati con la mensilità di luglio, e sono proporzionati alle ore/giorni di presenza in servizio nel periodo temporale di svolgimento delle attività, con percentuali decrescenti che vanno dal 100%, al 70% e al 40%.

“Un accordo complicato ed elaborato – dichiara Francesco Menegazzi Segretario UIL FPL Venezia – che abbiamo preferito applicare nella sua (quasi) completezza ovvero definendo sia i progetti fino a 1200€, che quelli fino a 600€, pur avendo, per questi ultimi, tempo fino ad ottobre. Sono stati coinvolti centinaia di Lavoratori che hanno contribuito ad affrontare e gestire l’emergenza Covid, che ci auguriamo sia davvero ridimensionata. Siamo riusciti anche a trovare una soluzione per il personale tecnico (autisti ambulanza e necrofori) che per contratto è escluso dal beneficio delle indennità, incrementando il premio di 700€”.

L’Azienda ha costruito una tabella di graduazione dei progetti sui quali è stato inserito il personale coinvolto in modo diversificato, con quote che vanno da 1200€ a 180€ e che sono parametrati in base alla presenza. Per maggiore chiarezza vi invitiamo a scaricare, leggere e divulgare il volantino allegato che potete trovare anche a fondo pagina.

“Siamo soddisfatti perché riteniamo l’accordo completo, anche se per qualche ambito ritenevamo potesse essere assegnato un valore diverso – prosegue Menegazzi – ma ora l’attenzione deve necessariamente spostarsi su altri fronti. Ci riferiamo in particolar modo all’assegnazione degli incarichi di funzione ovvero agli ex coordinamenti che a distanza di più di un anno dalla firma dell’accordo (3 aprile 2019 ndr) non sono ancora stati assegnati in ambito sanitario, ma anche al nuovo bando del part-time, la cui pubblicazione comincia ad avere ritardi quantomeno eccessivi, ma anche la definizione delle indennità, di sala operatoria o sub-intensiva con il riconoscimento in alcuni ambiti”.

Le trattative ora riprenderanno a settembre, dove definiremo le modalità di distribuzione delle risorse e dei progetti di altri lavoratori non inseriti nell’allegato, nonchè dei fondi che dovessero residuare a consuntivo.

La squadra della UIL FPL che ha contribuito alla costruzione dell’accordo è stata composta anche da Stefano Boscolo Agostini, Monica Catullo, Roberto Crivellaro, Luca Favaretto, Giuseppe Puglisi e Marco Giovanni Scianna.

Clicca qui per scaricare il volantino

ASL3 – 200717 Comunicato UIL 6-2020 trattativa

 

Clicca qui per scaricare il testo dell’accordo

200717 Accordo progetti Covid

 

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Si è svolta lo scorso 3 luglio la trattativa con l’ASL 4 per definire la platea dei beneficiari del progetto A dell’Accordo Regionale Covid, ovvero quello fino a 1200€.

L’Azienda, inizialmente, aveva proposto di coinvolgere, oltre al personale operante nelle aree Covid e a quello indicato specificatamente dall’Accordo Regionale stesso, solamente il personale che era stato impegnato presso la Terapia Intensiva del solo Ospedale di Jesolo, “prestato” dai 2 presidi di Portogruaro e San Donà. Abbiamo tuttavia eccepito che, a causa della rotazione che ha coinvolto quasi tutti gli infermieri e gli operatori, si sarebbe corso il rischio di solo una piccola parte della quota prevista al personale di tale UUOO, poiché ha lavorato per un periodo inferiore al 20 o 40% dell’apertura della Terapia Intensiva.

“La scelta migliore sarebbe stata quella di conteggiare un turno di lavoro di 6 ore medie e non 3 turni per le 24 ore del mattino-pomeriggio-notte – dichiarano i componenti della delegazione tutta al femminile della UIL FPL Giovanna Zorzetto, Marzia Brollo e Carla Castelletto – ma l’Azienda ha ritenuto fosse complicato fare il conteggio in questo modo. Da qui la scelta di abbassare la soglia e graduare l’importo da riconoscere sulla base delle giornate di effettiva presenza in rapporto alle giornate teoriche di servizio pari a 25 turni mensili, applicando le percentuali definite dall’accordo regionale”.

E’ stato quindi firmato un accordo che riconoscerà una quota fino a 1200€ proporzionata alle giornate di presenza effettuate nel periodo di riferimento al personale sanitario e agli operatori

  • – delle UUOO Covid di Jesolo
  • – di tutti i SUEM/Pronti Soccorso
  • – della Radiologia di Jesolo
  • – delle Radiologie di San Donà e Portogruaro –  per i pazienti visti in pre-triage che poi sono stati ricoverati
  • – del Laboratorio di Jesolo
  • – del Laboratorio di Portogruaro – per coloro che hanno processato i tamponi
  • – della Dialisi di Jesolo per prestazione su pazienti Covid
  • – dell’ADI e di vari servizi che hanno effettuati i test o i tamponi al personale dipendente, all’utenza e agli ospiti o personale dei Centri Servizi del territorio

Clicca qui per scaricare l’accordo.

Va invece ancora definita la questione del personale che ha operato presso le “tende” nei pre-triage, peraltro TUTTO coinvolto in questa progettualità, ma anche quello dei trasporti, al quale era stato promesso da parte dell’Azienda, l’attivazione di un progetto dedicato con risorse dei fondi aziendali. Ricordiamo che fin dall’inizio dell’insorgenza dell’epidemia, avevamo suggerito all’Azienda di evitare di avviare qualsiasi attività progettuale con risorse “interne”, proprio perchè supponevamo che venissero successivamente attivate forme specifiche di remunerazione da parte della Regione attraverso fondi dedicati, come poi è successo. Da qui la scelta di far pagare intanto il 50% delle ore straordinarie effettuate per ottemperare – almeno in parte – all’accordo regionale, riservandoci comunque di trovare una soluzione per l’importante carico di lavoro e attività prestato dal personale in questo periodo.

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200703 Accordo progetti A covid comparto

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ASL4 – 200303 Comunicato UIL 19-2020 trattativa

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Il Consiglio Confederale Nazionale della UIL, riunitosi questa mattina presso il Roma Convention Center La Nuvola, ha eletto all’unanimità Pierpaolo Bombardieri Segretario Generale dell’Organizzazione.

Una standing ovation ha salutato Carmelo Barbagallo e ha accolto la proposta del cambio al vertice. Per la prima volta nella storia recente della UIL, ad un Consiglio Confederale hanno partecipato tre Ministri – Gualtieri del Ministero dell’Economia, Catalfo del Ministero del Lavoro, Provenzano del Ministero del Sud – ed è intervenuto dal palco il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte.

Nella relazione svolta immediatamente dopo il suo insediamento, Bombardieri ha tracciato il programma di lavoro per i prossimi anni. Molti i capitoli affrontati. Una particolare attenzione il nuovo leader ha voluto riservare ai giovani e, inoltre, alla necessità di definire una nuova organizzazione del lavoro e della stessa società.

“La riduzione delle disuguaglianze – ha detto Bombardieri – deve essere la nostra stella polare in una navigazione fatta in mare aperto e in condizioni di burrasca. La diseguaglianza sociale sarà per noi campo di battaglia”.

Nel ridisegnare questi assetti e nel definire un Patto per il Paese, fondamentale per Bombardieri è la riduzione dell’orario di lavoro a parità di trattamento salariale e una riforma fiscale che punti ad una redistribuzione della ricchezza partendo da una lotta senza quartiere all’evasione fiscale. “Colpiamo chi evade – ha sottolineato il nuovo Segretario della Uil – senza lasciapassare per i crimini del passato, no a condoni, no a sanatorie e a scudi di qualsiasi tipo. Chi evade ruba. Ruba a chi chiede servizi degni di un Paese civile. Ruba il futuro ai nostri giovani”.

Chiaro, anche, il messaggio rivolto agli imprenditori: “Confindustria parla di un coinvolgimento dei lavoratori nelle scelte della vita delle aziende, siamo pronti a discutere e ad assumerci le nostre responsabilità, ma nel futuro del nostro Paese chiediamo più rispetto per la vita, più attenzione per la sicurezza del lavoro, più considerazione per i più deboli e per chi rimane indietro. E il contratto nazionale è strumento indispensabile per raggiungere questi obiettivi. È per noi strumento imprescindibile di garanzia di diritti di cittadinanza e di democrazia economica”.

Da ultimo, il richiamo all’orgoglio di appartenenza all’Organizzazione e alla volontà di impegno per realizzare una società più giusta: “Noi vogliamo essere il cambiamento e vi chiediamo di partecipare assieme a noi al più grande cambiamento del nostro tempo per un futuro che oggi prendiamo, ognuno per la propria parte, nelle mani. Con tutte queste idee – ha concluso Bombardiericon questa rabbia con questa passione da domani continueremo a pretendere di disegnare un futuro diverso”.

Fonte UIL Nazionale.

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Si è svolto il 15 giugno l’ incontro di delegazione trattante con l’Amministrazione dell’ASL 4 per decidere modalità e criteri di assegnazione delle risorse di cui all’Accordo Regionale dello scorso 20 maggio (DGRV 646 del 22.05.2020), del quale riassumiamo brevemente i contenuti, e le cui risorse sono destinate alla

  • – remunerazione dell’attività straordinaria prestata
  • – corresponsione delle indennità di malattie infettive o terapia sub-intensiva per il personale assegnato in specifiche UUOO (che verranno erogate a giugno)
  • – definizione di risorse per progetti specifici legati all’emergenza Coronavirus, suddivisi in 2 fasce per la corresponsione fino a 1200€ e fino a 600€ con una parametrazione basata sulla presenza in servizio e sul periodo di tempo nel quale è avvenuta la trasformazione dell’UO in specifico reparto Covid (che verranno erogati entro ottobre)

Complessivamente per l’ASL 4 sono complessivamente € 1.472.211 suddivisi in € 490.737 nel fondo condizioni di lavoro e incarichi e € 981.474 nel fondo premialità e fasce. Dopo una lunga discussione, è stato concordato di siglare un accordo per il riconoscimento dell’indennità di terapia sub-intensiva e di malattie infettive fino al 31.05 ai reparti sottoindicati che saranno completamente erogati con gli emolumenti del mese di giugno 2020. Le indennità riferite al mese di maggio verranno erogate con la mensilità di luglio 2020.

“Per quanto riguarda i progetti, abbiamo concordato di prenderci ancora del tempo per definire i reparti e unità operative da far rientrare nella fascia A fino a 1200€ e B fino a 600€ – afferma Francesco Menegazzi Segretario UIL FPL – perché è necessaria un’attenta analisi e un lavoro analitico, attento e preciso. Il nostro obiettivo è di coinvolgere prioritariamente il personale che ha contribuito direttamente alla gestione dell’emergenza riconoscendone l’impegno nei reparti Covid dedicati, e poi costruire progetti della seconda fascia per i reparti/servizi/uffici che hanno collaborato. Abbiamo tempo fino a ottobre per costruire un buon accordo”.

Ecco nel dettaglio le UUOO alle quali verranno erogate le indennità di malattie infettive

  • – agli operatori assegnati presso il reparto Covid di malattie infettive di Jesolo;
  • – agli operatori impegnati in assistenza a domicilio e nelle USCA e nei Centri Servizi;
  • – agli operatori impegnati nella dialisi ai pazienti ricoverati presso le unità operative Covid di Jesolo;
  • – agli operatori impegnati nell’esecuzione dei tamponi e dei test rapidi;
  • – ai tecnici di radiologia direttamente impegnati nell’esecuzione di indagini diagnostiche ai pazienti ricoverati nelle unità operative Covid di Jesolo;
  • – ai tecnici di radiologia direttamente impegnati nell’esecuzione di indagini diagnostiche ai pazienti ricoverati in OBI successivamente all’effettuazione del pre-triage nelle tende dei Pronto Soccorso di San Donà e Portogruaro;
  • – ai tecnici di laboratorio del Presidio Ospedaliero di Portogruaro e Jesolo;
  • – ai fisioterapisti impegnati nei reparti Covid del Presidio Ospedaliero di Jesolo;
  • – agli operatori del CSM che hanno eseguito visite a domicilio

A tale indennità si somma anche quella di

  • terapia intensiva– agli operatori assegnati presso il reparto Covid di terapia intensiva di Jesolo;
  • terapia sub-intensiva agli operatori assegnati presso le unità di Pronto Soccorso dei presidi ospedalieri di San Donà, Portogruaro e Jesolo.

Per quanto riguarda le ore straordinarie effettuate durante la fase emergenziale, abbiamo deciso di liquidare quelle relative ai mesi di febbraio, marzo e aprile nella misura del 50% riservandoci attraverso un successivo accordo le modalità di riconoscimento del restante 50%, ovvero la possibilità di fare rientrare l’orario aggiuntivo effettuato in eventuali progetti.

Clicca qui per scaricare il testo dell’accordo completo.

Nel prossimo incontro previsto per il prossimo 24 giugno, contiamo di definire anche la platea dei destinatari dei progetti di fascia A, fino a 1200€, e di fascia B, fino a 600€, vi invitiamo a segnalarci le vostre osservazioni alla mail appositamente dedicata all’indirizzo emergenzacoronavirus@uilfplvenezia.it.


A margine siamo stati informati di come l’azienda si sta organizzando per la stagione estiva, al momento stanno monitorando l’andamento della situazione, ma è prevedibile una netta riduzione del turismo proveniente dall’estero e conseguentemente un decremento delle attività, già verificato dai primi accessi nel week end scorso. Al momento sono stati potenziati, pur con personale ridotto, i PPI esistenti di Caorle, Cavallino e Jesolo e attivati quelli di Eraclea e Bibione, ma fino a fine mese l’organico resterà quello esistente e poi si farà il punto della situazione.

Ci è stato poi comunicato che sono stati consegnati i primi 24 termoscanner sui 45 richiesti e a breve verranno installati inizialmente nei vari ospedalieri principali, e poi anche nel territorio.

Per la UIL FPL hanno partecipato all’incontro anche Giovanna Zorzetto e Carla Castelletto oltre a Oreste Montagner e Marzia Brollo quali componenti UIL in esecutivo RSU.

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FINALMENTE SIGLATA LA PREINTESA PER IL RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE SANITA’ PRIVATA

Risultato atteso da 14 anni, interessati circa 100 mila lavoratori per un aumento medio mensile di 154 euro. Raggiunto obiettivo: parità di diritti e di salario tra settore pubblico e settore privato

Clicca qui per scaricare il testo.

Roma, 10 giugno – Siglata la preintesa per il rinnovo del contratto della Sanità Privata Aris Aiop 2016-2018. Al termine di una lunghissima e complicata trattativa, Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl con Aiop (Associazione italiana ospedalità privata) e Aris (Associazione religiosa istituti socio-sanitari) hanno sottoscritto la preintesa per il rinnovo di un contratto, quello della Sanità Privata, atteso da 14 anni e che interessa circa 100 mila lavoratrici e lavoratori, raggiungendo un incremento medio mensile pari a 154 euro.

“Dopo una lunga e travagliata trattativa – affermano Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl – abbiamo raggiunto un accordo che recepisce l’obiettivo al quale da sempre abbiamo mirato, ovvero che ad uno stesso lavoro, che sia nel settore pubblico o nel settore privato, debbano corrispondere stesso salario e stessi diritti. Possiamo dire con questo accordo di aver dato seguito a questo principio, riconoscendo così alle lavoratrici e ai lavoratori della Sanità Privata una dignità da tanto, troppo tempo, negata. Il contratto riguarda – ricordano i sindacatilavoratrici e lavoratori impegnati nella Sanità Privata che attendevano il rinnovo del contratto scaduto nel 2006 e che, peraltro, sono stati in prima linea nell’emergenza Covid19, pagandone spesso un prezzo altissimo”.

Nel dettaglio la preintesa, che sul fronte salariale stabilisce

  • – un incremento pari al 4,21%, per un valore medio mensile di 154 euro (categoria D)
  • – un’una tantum di 1.000 euro per tutti i lavoratori erogata in due tranche, amplia la sfera dei diritti
  • – l’allargamento e la piena esigibilità dei permessi retribuiti, fra i quali il diritto a 12 ore annue per viste mediche ed esami diagnostici;
  • malattia, separando il comporto di quest’ultima da quello dell’infortunio, escludendo dal comporto i giorni per le terapie salvavita e i giorni successivi di assenza dal lavoro dovuti agli effetti collaterali;
  • ferie, garantendo almeno 15 giorni di calendario consecutivi dal 15 giugno al 15 settembre;
  • formazione, con la costituzione di un fondo a carico delle aziende per la formazione e l’aggiornamento professionale, garantendo l’acquisizione dei crediti Ecm;
  • orario di lavoro, garantiti 14 minuti di tempi di vestizione compresi nell’orario;
  • riposo giornaliero, con la previsione di 11 ore di riposo consecutive senza deroghe, la prestazione massima dell’orario giornaliero non può superare le 12 ore, introdotto un articolo sull’orario di lavoro flessibile;
  • – introduzione delle ferie solidali per i lavoratori in situazioni di difficoltà personale;
  • relazioni sindacali, potenziando la contrattazione aziendale, l’informazione e l’introduzione del confronto con le organizzazioni sindacali;
  • – stop aggressioni, inserendo per la prima volta in un contratto nazionale un articolo specifico che affronta il contrasto alle aggressione al personale;
  • occupazione, con una clausola di stabilizzazione per i lavoratori a tempo determinato per contrastare il lavoro precario;
  • rappresentanza, con più ruolo alle delegate e ai delegati, sia Rls che Rsu.

“Ora parte la consultazione delle lavoratrici e lavoratori sulla preintesa che restituisce a migliaia di lavoratori il diritto al Contratto – concludono Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl – nel rispetto di un principio guida: stesso lavoro, stessi diritti, stesso contratto. Per quanto riguarda il rinnovo del contratto Rsa, atteso invece da 8 anni, nel corso della trattativa è stato deciso dalle parti di dare il via al confronto per il rinnovo il prossimo 13 luglio. Grazie alle lotte dei lavoratori, compresa la mobilitazione di queste settimane in preparazione dello sciopero, che visto l’esito verrà revocato, si è potuti arrivare a questo storico risultato: firmare il contratto della Sanità Privata e riaprire la trattativa del contratto delle RSA”.

Le prime assemblee di cosultazione con i Lavoratori nel nostro territorio si terranno

  • venerdì 12 GIUGNO ore 12.00-13.30 presso Policlinico San Marco Mestre
  • venerdì 12 GIUGNO ore 14.00-15.30 presso Villa Salus Mestre
  • lunedì 15 GIUGNO ore 12.30-14.00 presso Casa di Cura Rizzola San Donà

Volantino_Unitario

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Rieccoci con un breve resoconto della trattativa di lunedì 8 giugno per l’applicazione della DGRV n°646 del 22.05.2020 che recepisce l’Accordo Regionale di recente sottoscritto.

Nell’incontro di oggi ci sono stati illustrati i servizi e reparti per i quali l’Azienda ritiene di assegnare l’indennità di terapia sub-intensiva e di malattie infettive, secondo criteri coerenti con il Contratto Nazionale e l’Accordo Regionale stesso firmato il 22 maggio scorso, criteri che potete trovare qui.

“L’Azienda ha proposto una griglia coerente e tutto sommato condivisibile – dice Francesco Menegazzi e nei prossimi giorni verrà siglato l’accordo per consentire il pagamento con il mese di giugno delle indennità oltre degli straordinari. Resta il problema del personale appartenente al profilo tecnico come gli autisti di ambulanza e i necrofori, che comunque rientreranno tutti con il progetto A fino a 1200€”.

Rimane ancora in stand-by la proposta sui progetti, per la quale ancora non c’è stata presentata alcuna mappatura definitiva, che sicuramente è molto delicata e complessa, e che dobbiamo approfondire per capire chi si intende far rientrare e chi no. Abbiamo comunque ribadito la nostra contrarietà, peraltro supportati da altre Organizzazioni Sindacali, di prevedere progettualità legate ad orario aggiuntivo, perché snaturerebbero la finalità con la quale viene assegnato il premio che va a premiare il disagio di chi è stato costretto a un maggior carico di lavoro in condizioni eccezionali.

“Va premiato innanzitutto chi ha lavorato nelle condizioni di massimo rischio – conclude Menegazzi – e poi coinvolgere chi collaborato a supporto. Ricordiamo che abbiamo tempo fino ad ottobre“.

Vi teniamo aggiornati sugli sviluppi.

Per la UIL FPL. hanno partecipato all’incontro anche  Monica Catullo, Roberto Crivellaro e Marco Giovanni Scianna.

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