La Uil, insieme a Cgil e Cisl, aderisce convintamente all’Iniziativa dei Cittadini Europei (ICE) ‘Diritto alle Cure- Nessun profitto sulla pandemia’.

Nel momento drammatico che stiamo vivendo è infatti necessario costruire la più ampia convergenza possibile tra tutte le realtà collettive che ritengono la tutela del diritto alla salute fondamentale parte integrante dei diritti umani e universali.

L’obiettivo dell’Iniziativa è quello di chiedere alla Commissione Europea di avanzare una proposta legislativa per:
– garantire che i diritti di proprietà intellettuale, compresi i brevetti, non ostacolino l’accessibilità o la disponibilità di qualsiasi futuro vaccino o trattamento contro la COVID-19;
– garantire che la legislazione dell’UE in materia di esclusività dei dati e di mercato non limiti l’efficacia immediata delle licenze obbligatorie rilasciate dagli Stati membri;
– introdurre obblighi giuridici per i beneficiari di finanziamenti dell’UE per quanto riguarda la condivisione di conoscenze in materia di tecnologie sanitarie, di proprietà intellettuale e/o di dati relativi alla COVID-19 in un pool tecnologico o di brevetti;
– introdurre obblighi giuridici per i beneficiari di finanziamenti dell’UE per quanto riguarda la trasparenza dei finanziamenti pubblici e dei costi di produzione e clausole di trasparenza e di accessibilità insieme a licenze non esclusive.

La pandemia sta colpendo soprattutto le persone più fragili, anziane e malate. Vaccinare al più presto tutta la popolazione è una priorità per tutelare la loro salute, la salute pubblica e per far ripartire l’Italia e l’Europa. Invitiamo quindi tutti i nostri iscritti e le persone anziane a firmare

Firma QUI l’iniziativa

La raccolta di firme è stata lanciata il 30 novembre 2020 in tutta l’UE; da tale data, il Comitato ha un anno di tempo per raccogliere le firme necessarie nei 27 paesi dell’Unione.

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